Gara 1 E-Prix Tokyo: Vandoorne fa l’impresa, Maserati vince a Tokyo

di Gabriele Moauro

Il maltempo stravolge Gara 1 E-Prix Tokyo: qualifiche cancellate, partenza dalle FP2. Stoffel Vandoorne approfitta del caos e regala un’altra storica vittoria alla Maserati.

Pioggia, strategia e una Maserati che non smette di stupire. In Gara 1 E-Prix Tokyo, la Formula E regala un’altra pagina memorabile grazie a Stoffel Vandoorne, capace di sfruttare il momento giusto per il pit-boost decisivo. Dietro di lui, il leader del Mondiale Rowland e un sorprendente Barnard. E le qualifiche? Mai partite: la pioggia ha deciso tutto.

Caos a Tokyo: niente qualifiche, decide la pioggia

Non era mai successo prima nella storia della Formula E: a Tokyo, le qualifiche vengono cancellate per maltempo. La pioggia battente che ha flagellato la capitale giapponese sin dalle FP2, ha reso impossibile il regolare svolgimento delle sessioni. Dopo un primo rinvio, il Direttore di Gara Marek Hanaczewski ha scelto la strada della sicurezza, con lo stop definitivo.

Secondo il regolamento, in assenza delle qualifiche ufficiali, la griglia di partenza viene determinata dai tempi delle FP2. Così in pole c’è Oliver Rowland, seguito da Edoardo Mortara e Norman Nato. Una decisione che ha scombussolato i piani di molti team e reso l’inizio di weekend ancora più imprevedibile.

Il via della gara è altrettanto inusuale: alcuni giri dietro la safety car a causa della scarsa visibilità, poi la partenza da fermo. Le monoposto derapano tra le strade di Tokyo, l’aderenza è minima, ma Rowland parte forte e scappa via, con un margine di oltre tre seconde nei primi giri. Non ha neanche bisogno dell’attack mode per fare la differenza.

Dietro di lui è battaglia: Mortara e Buemi si contendono la seconda posizione, ma è Barnard ad avere la meglio. Nato, partito bene, comincia invece a perdere terreno. Le condizioni peggiorano, e al 13° giro arriva il colpo di scena: Gunther si ferma in pista, bandiera rossa e gara sospesa.

Quando si riparte, le carte sono già cambiate. Durante lo stop, si scopre che Stoffel Vandoorne ha completato il suo pit-boost obbligatorio poco prima della bandiera rossa. Una mossa quasi profetica, che gli regala un vantaggio enorme: mentre gli altri dovranno ancora fermarsi per ricaricare le batterie, il belga della Maserati può spingere al massimo.

Jake Hughes della Maserati MSG Racing – Gara 1 E-Prix Tokyo

La strategia si rivela decisiva: Vandoorne resiste, gestisce, e porta a casa un successo di cuore e intelligenza. Una vittoria che ricorda quella dell’anno scorso, sempre sotto l’acqua, sempre a Tokyo, ancora con la Tipo Folgore protagonista.

Alle spalle del vincitore, Rowland chiude secondo e rafforza la sua leadership nel Mondiale. Terzo Bernard, solito e concreto in una gara che ha premiato chi ha saputo gestire l’imprevedibilità. Male invece i due piloti Porsche: Da Costa chiude settimo, Wehrlein addirittura tredicesimo, lontano dalla zona punti che conta.

La Maserati, grazie a Vandoorne, si conferma in grande forma e si rilancia nella lotta del campionato costruttori. Il Tridente sogna, e con gare così può davvero tornare a scrivere pagine importanti nel motorsport elettrico.

Gara 1 E-Prix Tokyo

Quella di Tokyo non è stata una gara come le altre. È stata una sfida tra pioggia, interruzioni e nervi saldi. In un campionato che ogni volta cambia volto, Stoffel Vandoorne ha dimostrato che l’esperienza, unita al coraggio, può ancora fare la differenza.

La Formula E saluta la prima gara di Tokyo con un’altra storia intensa, dove il talento incontra l’imprevisto. E questa volta, a vincere, è stato chi ha saputo leggere meglio il cielo. Vedremo domani.

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