Con un sorpasso a 5 giri dal termine, Oliver Rowland conquista la vittoria nell’E-Prix di casa della Nissan
Finalmente Oliver Rowland conquista la vittoria a Tokyo! Nell’E-Prix di casa del suo team, dopo due secondi posti consecutivi, nel 2024 e in Gara 1 di ieri, il pilota inglese passa per primo sotto la bandiera a scacchi, dopo aver superato a 5 giri dal termine la Porsche del rivale Pascal Wehrlein.
Il pilota tedesco ha provato disperatamente un attacco nel corso dell’ultimo giro, ma Rowland è stato perfetto nella difesa. Chiude in terza posizione Dan Ticktum, al suo primo podio in Formula E, con la matricola Kiro Race Co, che monta powertrain Porsche addirittura dell’anno precedente. In zona punti, troviamo poi Dennis, Di Grassi, Vergne, Cassidy, Bird, Buemi e Gunther. Costretti al ritiro, invece, sia Antonio Felix Da Costa sia Taylor Barnard.
In classifica generale, Rowland sale a 161 punti, costruendo un margine di sicurezza importantissimo di 77 punti sul secondo, Pascal Wehrlein, che approfitta dei ritiri di Da Costa e Barnard, scivolati in terza e quarta posizione.

Gara 2 E-Prix Tokyo: la cronaca della gara
Così come accaduto ieri, quando però le qualifiche non sono state disputate a causa del maltempo, scatterà dalla prima casella il leader del Mondiale Oliver Rowland, che ha battuto nel Duello Finale la Kiro Race di Dan Ticktum, alla sua miglior qualifica in carriera in Formula E. Alle loro spalle partiranno il campione del mondo in carica Pascal Wehrlein e Jean-Eric Vergne.
Gli altri contendenti per il titolo, Antonio Felix Da Costa e Taylor Barnard, partiranno rispettivamente dalla settima e dalla nona posizione, mentre il vincitore della gara di ieri, Stoffel Vandoorne, è solo diciottesimo. Infine, Mitch Evans non prenderà parte alla gara, a causa dei danni rimediati dalla sua Jaguar in un incidente che ha compromesso la sua qualifica
La partenza è regolare, con i primi tre piloti che mantengono le loro posizioni. Alle loro spalle, Mortara ha passato Vergne, mentre è ottima la partenza della NEOM McLaren di Taylor Barnard, che guadagna tre posizioni e sale sesto.

A differenza della gara di ieri, Rowland non riesce a scappare, perchè Ticktum rimane incollato al retrotreno della sua Nissan. Inizia la girandola degli Attack Mode, fattore fondamentale per gli sviluppi della gara: prendono l’extra-potenza Ticktum, Barnard e Wehrlein.
All’inizio del giro 8, Dan Ticktum, sfruttando i 50 kWh di potenza in più, effettua il sorpasso su Oliver Rowland per la prima posizione, e prova a scappare via. Alle sue spalle, anche Barnard e Wehrlein, grazie all’Attack Mode, passano la Nissan del leader del Mondiale, con il campione del mondo in carica che nel giro successivo si libera anche della NEOM McLaren del rookie inglese.
Nel corso del giro 12, il Direttore di Gara Marek Hanazeczewski ordina il regime di Full Course Yellow, a causa dei detriti lasciati dalla Mahindra di Nyck De Vries, che ha danneggiato la sua ala anteriore a causa di un tamponamento alla NEOM McLaren di Sam Bird.
Nel frattempo, Antonio Felix Da Costa è costretto al ritiro a causa di un danno sulla sua Tag Heuer Porsche. Infatti, non appena è stato chiamato il regime di Full Course Yellow, il pilota portoghese ha tamponato violentemente la Nissan di Norman Nato, rompendo la sospensione. Questo è un duro colpo per il Mondiale, in quanto il pilota portoghese era il più vicino inseguitore di Oliver Rowland, seppur staccato comunque di 60 punti.
Superata la metà gara, Wehrlein passa Ticktum in curva 1, e prende la leadership della gara. Nel frattempo, anche Oliver Rowland prende i suoi primi due minuti di Attack Mode, rientrando in sesta posizione alle spalle della Jaguar di Nick Cassidy, protagonista come al solito di una grandissima rimonta. Sfruttando però i 50 kWh di potenza in più, il pilota inglese della Nissan riprende facilmente la posizione sulla Jaguar del neozelandese.
Oltre a quella di Nick Cassidy, bisogna sottolineare anche la straordinaria rimonta della Andretti di Jake Dennis: partito quattordicesimo, il pilota inglese, sfruttando un Attack Mode al momento giusto, è riuscito a risalire fino alla quarta posizione, davanti a Mortara e Rowland, e subito alle spalle di Taylor Barnard. Nel frattempo, Norman Nato, attualmente nono, viene penalizzato con 5 secondi a causa del superamento del limite di velocità in regime di FCY.
Nel corso del giro 23, Oliver Rowland prende i 6 minuti restanti di Attack Mode; nel giro successivo, viene copiato da Wehrlein, Ticktum e Barnard, con questi ultimi due che perdono la posizione proprio sul pilota inglese della Nissan.
Straordinario sorpasso della Nissan di Oliver Rowland su Pascal Wehrlein! Il pilota inglese della Nissan, a 5 giri dal termine della gara, attacca all’esterno la Porsche di Pascal Wehrlein, sfruttando un piccolissimo spazio lasciato dal pilota tedesco. Il pilota inglese riprende così la prima posizione. Alle sue spalle, scintille tra Barnard e Mortara, con il pilota inglese che protegge strenuamente la sua quarta posizione.
Nel corso del giro 28 di 32, Taylor Barnard passa all’esterno della prima chicane Dan Ticktum con un sorpasso pazzesco, ma risponde la Kiro Race del pilota inglese, che si riprende il podio. Nel giro successivo, Barnard viene tamponato dalla Mahindra di Edo Mortara, e termina la propria gara contro le barriere. Esce subito la Safety Car!
Si ritira anche il vincitore di ieri, Stoffel Vandoorne, mentre la Direzione Gara infligge una penalità di 5 secondi a Edoardo Mortara, a causa del contatto con la NEOM McLaren di Taylor Barnard.
La Safety Car rientra in pit lane, lasciando ai piloti un ultimo giro di fuoco. Wehrlein prova disperatamente ad avvicinarsi, ma deve arrendersi. Vince Oliver Rowland, davanti proprio al pilota tedesco della Porsche e a Dan Ticktum, al primo meritato podio in carriera in Formula E.
FOTO: ABB FIA Formula E, Nismo, Tag Heuer Porsche Formula E Team, NEOM McLaren Formula E Team.