Talento, coraggio e velocità: ecco le clamorose imprese di Senna a Monaco, pilota con più vittorie di sempre nel Principato
Se pensi a Monaco, pensi a Senna. Forse la più grande accoppiata della storia di questo sport, quella tra il brasiliano ed i muretti del Principato. Non a caso il classe 1960 di São Paulo è stato rinominato “Il re di Monaco”, a seguito delle sei vittore e delle cinque pole position. Dato smorzato, tra l’altro, da eventi di sfortuna, decisioni di gara e errori proprio di Ayrton. Alla vigilia del GP di Monte Carlo, ripercorriamo le più grandi imprese di Senna a Monaco!

Dall’impresa del 1984 alla prima vittoria nel 1987
Un rookie per la prima volta tra i muretti di Monte Carlo, tra l’altro sotto la pioggia torrenziale. Qualcosa di infattibile, no? Beh, sì, ma non per Ayrton Senna. Nella prima stagione della sua carriera, a bordo di una modesta Toleman, Ayrton era riuscito ad impressionare tutto il Mondo alla sola sesta gara. Partito 13esimo, era riuscito a scavalcare gli avversari uno ad uno, sfruttando i numerosi ritiri in quelle che erano condizioni al limite e trovandosi a ridosso del podio dopo pochi giri.
Senna riesce a gestire in modo impressionante la nervosa Toleman, vettura di bassa classifica che stava spingendo al limite, forse oltre le capacità effettive. Giro dopo giro quella vettura bianca saliva di posizioni e dopo poco più di 20 giri si trovava a ridosso di Prost, secondo, ma con parecchi secondi di ritardo. Il distacco dimezzava ad ogni tornata, fino a quando al giro 31 di 77 l’intera competizione viene interrotta per quelle che sono fatte passare per “condizioni estreme”. Sarebbe potuta essere una vittoria grandiosa. Il risultato è splendido, ma ha comunque un retrogusto amaro.

La prima vittoria avviene nel 1987 a bordo di una Lotus, a seguito del ritiro di Nigel Mansell. L’inglese aveva conseguito una clamorosa pole con quasi 7 decimi proprio sul talento brasiliano (al netto di una macchina superiore), ma era stato costretto ad abbandonare la corsa dopo problemi al turbo. Da quel momento in poi Senna è riuscito ad amministrare facilmente la corsa, entrando nell’albo d’oro della storia di questo sport.
Il giro leggendario del 1988
1’23″998. Sul momento può essere un giro come un altro, ma nella storia della Formula 1 è segnato come uno dei giri più incredibili di sempre. Una sessione che ha del clamoroso: dal primo secondo in cui il brasiliano è sceso in pista ha migliorato il suo tempo, tornata dopo tornata. +1″427, questo è il distacco dal compagno di squadra, Alain Prost, sale a quasi+2.7 il ritardo del terzo classificato, Gerhard Berger.
La magnifica impresa del sabato, però, non è stata confermata la domenica. In parte, almeno. Ayrton Senna domina dal primo al 67esimo giro. Un calo di concentrazione proprio a 10 tornate dalla fine fa finire fuori pista il pilota di São Paulo alla curva Portier, prima del tunnel. Un capolavoro a cui è mancata solo la firma.
5 vittorie in fila dal 1989 al 1993
Dopo l’errore a Portier del 1988, il brasiliano non ha perdonato per 5 anni consecutivi. 5 anni di dominio, senza lasciare neanche le briciole agli inseguitori. Gare tanto dominate quanto noiose sotto il lato lotta per la vittoria, fatta eccezione per l’edizione del 1992, quando Mansell su gomme nuove ha pressato per giri Senna, forte di una macchina ingegneristicamente perfetta con le sospensioni attive progettate da Steve Wise e Paddy Lowe, seguiti da Adrian Newey. Un gruppo giovane, ma vincente.
Nel 1993 il mago brasiliano ha superato il numero di vittorie nel principato precedentemente detenuto da Graham Hill passando a sei in sole 10 partecipazioni. L’edizione del 1994, Senna a Monaco non ha partecipato per quello che è successo ad Imola proprio in quell’anno e che tutti noi ricordiamo con amarezza.
Un evento indelebile nella storia della Formula 1, come indelebili sono le imprese del ragazzo del Brasile cresciuto con l’intento di stupire sopra le 4 ruote. Un obiettivo ampiamente centrato, come testimoniano le imprese all’interno dei muretti di Monte Carlo. Non solo talento e velocità pura, ma anche attimi di sana follia nel compiere imprese clamorose nella pista più famosa del Mondo.
Foto: Formula 1, Senna