F1

Il retroscena sulla penalità di Hamilton a Monaco: cos’è successo. Poi le parole di Lewis

di Walter Izzo

Svelato il retroscena sulla penalità di Hamilton a Monaco: cosa ha provato a fare Ferrari. Poi le parole di Hamilton

Lewis Hamilton a Monaco continua a crederci. Malgrado la penalità, certamente inattesa specialmente viste le proporzioni per un semplice impeding, ai danni di Max Verstappen, il sette volte campione di Maranello spera nella gara di domani. A Montecarlo generalmente la qualifica è decisiva, quasi sempre. Ma questa volta potrebbe esserla un tantino meno.

Penalità di Hamilton a Monaco: l’esito e le parole, il retroscena

Infatti FIA ha deciso, soprattutto dopo la gara monotona del 2024 con un pit stop compiuto al primo giro sotto bandiera rossa, di imporre a tutti i team ben due soste obbligatorie in gara. Ciò chiaramente, potrebbe costituire motivi di disordini ai box e difficoltà strategiche: ed è proprio in ciò che confida Lewis Hamilton.

Il retroscena sulla penalità e le parole di Hamilton

Penalizzato di tre posizioni, e quindi settimo e non più quarto, Lewis Hamilton a Monaco dovrà compiere un’impresa per risalire in classifica. Davanti a lui certamente due monoposto più lente come Alonso e Hadjar, prima della top-4 costituita questo fine settimana dalle due McLaren, Leclerc e Verstappen.

Il retroscena della penalità di Hamilton a Monaco: il team principal Vasseur e Ferrari hanno provato a giustificarsi

Il team radio di Riccardo Adami a Hamilton sottolinea, in merito alla penalità in griglia, un’evidente incomprensione nel box Ferrari. Vasseur e il team hanno tentato di difendersi persuadendo FIA per ore, oltre che portare una valida giustificazione: il muretto si è infatti giustificato affermando che la vettura numero 1 di Max Verstappen, non sarebbe comparsa nei loro monitor, pertanto non potendo comunicare a Hamilton di lasciargli spazio.

Queste poi le parole di Hamilton: “Non so cosa sia successoma c’è stato un problema con il monitor del computer. In pratica mi hanno detto che Max era nel giro veloce, ma poi è scomparso e hanno detto che non stava più spingendo”.

Queste sono le informazioni che mi hanno dato: mi hanno detto che era dietro di me e mi sono fatto da parte ma poi hanno detto che non c’era più e allora ho accelerato di nuovo. Sono rimasto tutto a sinistra ma ovviamente Max ha comunque avuto una distrazione”.

Foto: Scuderia Ferrari HP

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