Alex Palou conquista la 109a edizione della Indy 500! Chiude secondo e deluso Marcus Ericsson, fino all’ultimo momento a caccia del bis sull’ovale della capitale dell’Indiana.
Ore 19:24 italiane – Le monoposto escono dalle proprie piazzole per i giri di formazione. Ma prima ancora che la corsa prenda ufficialmente il via, comincia il caos: problema ai freni per Scott Dixon e, soprattutto, Scott McLaughlin finisce a muro.
Il neozelandese, autore del record assoluto in qualifica lo scorso anno, perde la macchina scaldando le gomme poco prima di curva 1. La Indy 500 2025 finisce prima ancora di iniziare. Scende dall’auto distrutto e in lacrime.

10 minuti dopo l’inizio dei giri di formazione, bandiera verde!
Scatta bene Robert Shwartzman, che tiene la prima posizione in curva 1. Ma dietro, altro colpo di scena: Marco Andretti, alla sua 20ª partecipazione, esce di scena già alla prima curva. Entra subito in pista la pace car, con Shwartzman leader, seguito da Pato O’Ward.

Giro 10 – Si riparte dalla prima caution: O’Ward passa al comando, Sato supera prima Shwartzman poi O’Ward, Rosenqvist prende il podio ai danni del pilota israeliano di Prema.
Giro 19 – Nuova neutralizzazione: viene esposta la bandiera gialla per la presenza di un detrito in pista e per una leggera pioggia, che basta però per sospendere momentaneamente l’azione a Indianapolis.
Indy 500: fuoco, errori ai box e fine del sogno per Larson
Durante la neutralizzazione causata dalla pioggia, in tanti approfittano per rientrare ai box. Ma, nella bagarre, non mancano i guai: problemi per Robert Shwartzman durante il pit stop, mentre Kyle Larson, impegnato nel celebre Double Duty, stalla nel momento cruciale della ripartenza.
Giro 30 – Scott Dixon effettua una lunga sosta per sostituire il freno posteriore sinistro. A fine tornata, bandiera verde e si riparte!
La gara entra in una fase meno caotica, ma comunque intensa: sorpassi e controsorpassi si susseguono senza sosta, anche se nessun colpo di scena rilevante per le posizioni di vertice… almeno per ora.
Giro 75 – PANICO in pit lane:
Alexander Rossi rientra ai box per una fumata sospetta, ma appena si ferma la situazione degenera:
- La monoposto prende fuoco da due fronti, uno visibile e uno invisibile, causato dal carburante speciale Indycar.
- Rossi salta fuori infuriato, mentre i meccanici e i marshal intervengono con rapidità.
- Uno dei meccanici, avvolto dalle fiamme invisibili, inizia a dimenarsi nel panico. L’incendio viene spento rapidamente, e anche se il meccanico sembra in condizioni stabili, sarà probabilmente portato al centro medico per accertamenti.
Giro 82 – Ancora guai in corsia box:
- Veekay perde il controllo della monoposto in ingresso e finisce sulle barriere.
- Poco dopo, Shwartzman sbaglia la frenata e si schianta contro il muretto della sua piazzola. Purtroppo, investe il meccanico dell’anteriore sinistra, ricordando l’incidente di Raikkonen in Bahrain 2018.
Terminata la caution causata dagli incidenti ai box, la gara riparte, ma…fine dei giochi per Kyle Larson:
L’obiettivo di completare NASCAR Coca-Cola 600 + Indy 500 svanisce per il pilota americano, che abbandona la corsa prima del giro 100.
Larson finisce in testacoda, mentre Simson e Rob vengono coinvolti in un incidente.
Si riparte! Palou e Newgarden si lanciano nella rimonta. Lo spagnolo di Chip Ganassi è chirurgico: si affianca a tre avversari sul rettilineo prima di curva 1 e guadagna una posizione con un colpo da maestro.
Per Josef Newgarden il sogno finisce qui: dopo una rimonta spettacolare, è costretto a rientrare ai box per due giri consecutivi. Un problema tecnico lo inchioda ai margini della corsa. Doppiato e senza più possibilità di recupero, è ritiro per il vincitore del 2023 e 2024.
Indy 500 2025: l’ultimo quarto di gara
Giro 150 – Entriamo nell’ultimo quarto di gara, quello senza gestione, senza calcoli, solo attacco.
Il momento in cui i nervi tremano e la leggenda del vincitore prende forma.
Connor Daly inizia a perdere terreno: viene infilato da Malukas, Palou, Ferrucci, poi da Rosenqvist, Ericsson, O’Ward e Rasmussen.
Con una strategia d’azzardo, rientra ai box nella speranza che sia l’ultimo rifornimento della sua corsa.
Colpo di scena in pit lane!
Ryan Hunter-Reay, leader al momento del rientro, è bloccato da un problema all’elettrico.
Perde 4 giri e ogni chance di giocarsi la vittoria.
In pista la tensione sale: O’Ward attacca DeFrancesco e si prende la quinta posizione, mettendosi subito a caccia di Palou.
Il duello è da brividi: lo spagnolo si difende con intelligenza, utilizza Malukas come “scudo” in una manovra aggressiva ma lecita.
I pit stop rimescolano ancora le carte:
- Ericsson si ritrova al comando, con negli specchietti Palou, Malukas e O’Ward.
- Tre uomini, tre storie diverse:
- Ericsson sogna il bis.
- Palou insegue il primo trionfo su ovale.
- O’Ward vuole vendicarsi del 2024, quando il successo gli fu strappato all’ultimo giro da Newgarden, che scrisse il suo nome nell’albo dei pochi piloti ad aver vinto la prima e la seconda Indy 500 consecutivamente.
Caution all’ultima curva… ma Alex Palou ce l’ha fatta!
Dopo anni di dominio su stradali e cittadini, Alex Palou conquista finalmente la sua prima 500 Miglia di Indianapolis, completando un’impresa che lo consacra come uno dei piloti più completi e vincenti della generazione attuale scrivendo il suo nome accanto alla 109a edizione della “gara più veloce del mondo“!
Nulla da fare per Marcus Ericsson, già vincitore nel 2022: ci ha provato fino all’ultima curva, ma Palou ha resistito con freddezza, controllo e un pizzico di fortuna, visto che la caution finale ha congelato la corsa proprio mentre tagliava il traguardo.
Alex Palou ora può dire di aver vinto tutto ciò che conta in IndyCar e soprattutto, lo ha fatto con classe.
Foto: NTT Indycar Series