Charles Leclerc ha chiuso al secondo posto il Gran Premio di Monaco, il pilota della Ferrari non è pienamente soddisfatto del risultato.
E’ un secondo posto che sa di sconfitta quello conquistato da Charles Leclerc in quel di Montecarlo. Sul tracciato di casa, infatti, il pilota della Ferrari ha centrato il secondo podio stagionale piazzandosi alle spalle di Lando Norris, autore di una pole position da urlo davanti al numero 16 della Rossa. Tanti rimpianti da parte di Leclerc che però, vista la poca fiducia mostrata nel media-day di giovedì, può ritenersi soddisfatto.

Queste le sue parole al termine della gara: “Non sono mai davvero soddisfatto di un secondo posto. Però, se guardiamo alla nostra stagione nel suo complesso, questo è sicuramente un risultato molto positivo per tutta la squadra. Arrivavamo qui con aspettative molto basse, soprattutto per le nostre difficoltà croniche nelle curve a bassa velocità, che sono state un punto debole costante. Monaco è una pista molto particolare, con tanti cordoli e dossi, e penso che la nostra macchina si adatti bene a queste caratteristiche. Questo ci ha aiutati a colmare parte del divario. Quindi sì, è stato un weekend positivo: 18 punti miei più i 10 di Lewis sono estremamente preziosi, considerata la situazione. Non sono al settimo cielo, ma dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto”.
Leclerc ha, poi, aggiunto: “Chiudere secondo oggi è comunque un risultato che ti dà speranza. È stata una gara intensa: con tutto il traffico e le situazioni che cambiavano, c’erano vari scenari da gestire. Spingere nel traffico, soprattutto qui a Monaco, è estremamente difficile. Credo abbia reso la corsa un po’ più interessante. Ho anche sentito che ci sono stati giochi di squadra alle nostre spalle.
Non so se questo sia lo spettacolo che vogliamo offrire, ma ne parleremo. Non ho ancora rivisto tutta la gara, quindi è difficile giudicare, però Monaco è sempre stato un tracciato speciale, soprattutto in qualifica. È per questo che il sabato qui è così intenso: perché la domenica le opportunità sono limitate. Fa parte del fascino di questo circuito, anche se capisco che si debba cercare di rendere la gara più avvincente”.
E infine: “Il nostro punto debole resta chiaramente la gestione delle curve lente. È la nostra area di maggior sofferenza. Per questo sono arrivato qui molto pessimista, pensando che già entrare in top 10 sarebbe stato un buon risultato. Però su una pista così estrema, con dossi e cordoli, la nostra vettura si è comportata sorprendentemente bene. È una condizione che ci ha aiutato, ma purtroppo non si ripeterà su altri tracciati. Dobbiamo lavorare duramente su questo fronte”.