Gigi Dall’Igna, papà della Ducati Desmosedici, ha analizzato il momento di Bagnaia: “Ognuno deve fare la propria parte”
Domenica dolceamara per la Ducati a Silverstone: se Marc Marquez è soddisfatto della sua terza posizione, ottenuta solo grazie ad una bandiera rossa che lo ha salvato dalla caduta avvenuta nella prima partenza, Pecco Bagnaia colleziona il terzo ‘zero’ negli ultimi quattro eventi a punti che lo porta pressochè fuori dalla lotta mondiale.
Le parole di Dall’Igna su Bagnaia
Così Gigi Dall’Igna ha parlato dopo il GP: “Il Gran Premio di Silverstone, con undici vincitori diversi nelle ultime undici edizioni, conferma ancora una volta la sua imprevedibilità. E lo fa in maniera ancora più evidente oggi, tra bandiere rosse, vento forte, incidenti, problemi tecnici e ripartenze. Una gara da batticuore, piena di colpi di scena, in cui lo schieramento si è rimescolato più volte tra cambiamenti al vertice e rimonte spettacolari dal fondo.
Per noi è stata una domenica piuttosto complicata, insolita, certamente non brillante e con una prestazione nel complesso sottotono. Tuttavia, è da apprezzare quanto fatto da Marc, che pur in difficoltà è riuscito a ribaltare la situazione con una rimonta che lo ha portato a un ottimo terzo posto.
Un risultato che, in queste circostanze, vale molto, considerando anche la fortuna di aver potuto beneficiare di una seconda partenza concessa dopo l’incidente iniziale. È stata comunque una rimonta notevole, tutt’altro che scontata e non facile da realizzare: ci ha messo la determinazione di un veterano consumato e la grinta di un debuttante.”
Poi, l’analisi su Bagnaia: “Abbiamo sicuramente una serie di dati, dinamiche e situazioni da analizzare a fondo: non è solo un modo di dire, a partire dal momento difficile di Pecco, che ha vissuto un’altra domenica negativa e, diciamolo, anche piuttosto sfortunata, considerando il promettente avvio di gara. Non ci sono giustificazioni: ognuno deve fare la propria parte e sentirsi pienamente responsabile.
Dobbiamo lavorare insieme per risolvere e migliorare, operando come una Squadra, consapevoli della nostra forza e con la consueta umiltà. Sono certo che sarà solo positivo per noi essere chiamati a combattere in questo campo contro avversari che sono tornati competitivi e ora pronti, con pieno merito, a essere protagonisti di nuovo”, conclude.