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GP di Thailandia in F1: è fatta? L’accordo per il 2028 è sul tavolo

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Scritto da Walter Izzo

29 Maggio 2025

Bangkok è sempre più vicina ad ospitare il primo GP di Thailandia in F1 della storia. I dettagli dell’offerta sul tavolo di Domenicali

Bangkok e non solo. La scrivania di Stefano Domenicali, numero uno assoluto della F1, è assolutamente gremita di carte in queste ultime settimane. In ballo c’è il tema calendari, l’idea della rotazione dei circuiti, l’espansione commerciale del brand in Asia e America…insomma tante tematiche. Da sempre sostenitori di Imola, ci auguriamo che anche la tappa emiliana sia tenuta in considerazione, ma nelle ultime ore è sorta un’ipotesi che pare poter far strada: un GP in Thailandia.

Il GP di Thailandia in F1? In foto Stefano Domenicali, CEO della F1

Da Bangkok, nelle ultime ore, arrivano importanti conferme. Come riportato dal Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport, il Ministero dell’Interno ha così parlato: “Il Primo Ministro ha incontrato Stefano Domenicali in occasione del GP di Monaco per discutere di una gara in Thailandia. La premier ha sottolineato i 600 milioni di spettatori globali della F1 e il potenziale impulso economico derivante dal turismo e dagli investimenti nelle infrastrutture“.

Thailandia a un passo, ma le altre? L’Albania, la Corea e l’Argentina

La convinzione di ospitare un GP nel 2028 è in stato molto avanzato nell’Est asiatico. Ricordiamo, tra l’altro, che le trattative non sono nate da poco, anzi, e ad incrementare le chance di Bangkok c’è anche la partnership che la Thailandia ha da anni con MotoGP e Superbike. Insomma, dici Thailandia e scorgi il rombo dei motori.

GP di Thailandia in F1? In foto Marc Marquez su Ducati impegnato al Buriram, pista thailandese per MotoGP e Superbike

La lunghissima lista d’attesa di GP ed eventi sul tavolo di Domenicali, è dunque destinata ad estendersi ulteriormente: Thailandia, Corea, Albania (anche qui molto vicina stando alle parole del Premier Edi Rama), Sudafrica, Ruanda, Argentina e forse anche Marocco.

Se la Thailandia pare in stato avanzato così come l’Albania per entrare in calendario nel 2028 (a Tirana sperano tra 2028 e 2030), la Corea e l’Argentina restano al momento solo suggestioni. Se Hyundai avesse ottenuto il pass come undicesimo team, cosa non avvenuta chiaramente, le chance di rivedere Seoul protagonista sarebbero logicamente più elevate; per ciò che concerne l’Argentina, si tratta al momento solo di un’idea, mai veramente percorsa.

La situazione in Africa: Marocco la spunta su Ruanda e Sudafrica?

Delicata invece la situazione in Africa: il circus e Domenicali rivogliono fortemente un GP nel continente, ma al momento la situazione appare intricata. L’unico accordo raggiunto resta quello con il Ruanda, Paese però in gravi difficoltà economiche e politiche (qui per saperne di più); il Sudafrica resta il piano B di F1, ma al momento sembra da scartare l’ipotesi di un ritorno al Kyalami, quanto invece di un cittadino, forse a Città del Capo.

Nelle ultime ore sta rimbalzando anche l’idea Marocco, che come Sudafrica ha ospitato un GP di F1 nella sua storia: è pronto infatti, secondo molteplici fonti, un contratto faraonico da 1.2 miliardi per portare il circus a Tangeri. Staremo a vedere.

Foto: F1, DucatiCorse,

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Classe '04, nato a Napoli e residente in Campania, scrivo per GPK dall'ottobre 2023. Appassionato del Motorsport, del calcio, tennis, amo scrivere sulla F1. Studio all'Università di Napoli "L'Orientale".
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Walter Izzo

Classe '04, nato a Napoli e residente in Campania, scrivo per GPK dall'ottobre 2023. Appassionato del Motorsport, del calcio, tennis, amo scrivere sulla F1. Studio all'Università di Napoli "L'Orientale".

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