Max Verstappen ha acceso una gara dominata dalla McLaren ma nel finale ha perso la testa prendendo 10 secondi di penalità.
Se non ci fosse Max Verstappen, probabilmente, dormiremmo sonni profondi per il dominio McLaren. Il quattro volte campione del mondo, in quel di Barcellona, le ha provate tutte per tenere testa all’ingiocabile duo Papaya sfoderando una strategia a tre soste che gli ha permesso di tenere sempre sulle spine Piastri e Norris. Nel finale, complice l’ingresso della SC, la Red Bull ha optato per una scellerata gomma bianca mettendo in crisi Max.

Sorpassato da Leclerc alla ripartenza, infatti, Verstappen ha ingaggiato un duello importante con Russell fino a quando il quattro volte campione del mondo ha deciso di tamponare volontariamente (questo si evince dalla telemetria) il britannico della Mercedes prendendosi dieci secondi di penalità che, alla fine, lo hanno relegato al decimo posto e con tre punti sulla patente (ad un solo punto dalla squalifica per un GP).
Queste le parole di Max al termine della gara: “Quello che è successo è abbastanza chiaro. È stato un peccato, per la nostra gara, che sia uscita la Safety Car: avevamo finito le gomme a disposizione e abbiamo dovuto mettere le gomme dure. Col senno di poi magari era meglio restar fuori e non cambiare le gomme. In generale, riguardando la gara, fare tre soste mi ha permesso di fare una gara d’attacco, più divertente di stare invece in pista a gestire.
Queste sono le corse, a volte ti va bene, a volte hai sfortuna alla fine: questa è una di quelle volte in cui non ci è andata bene; non credo che avrei potuto fare qualcosa di diverso con Russell, quando ho avuto restituirgli la posizione. Ero stato spinto fuori dalla pista; nel secondo caso, invece, forse avremmo potuto agire diversamente. La penalità l’ho ricevuta, che altro posso dire? La prossima volta mi porto i fazzoletti”.
Sull’ampio distacco che ora lo divide dai due McLaren ha aggiunto: “Quarantanove punti sono troppi da recuperare, in generale non abbiamo il passo, è un peccato: spero sempre di avere qualcosa in più, ma quest’anno sono troppo veloci, bisogna riconoscere i loro meriti”.