F1

Mercedes, Antonelli: “Le ultime gare sono state difficili, sto nuotando in mezzo agli squali”

Antonelli contento: "Test positivi, debutto con Mercedes surreale"

Antonelli contento: "Test positivi, debutto con Mercedes surreale"

Andrea Kimi Antonelli è intervenuto in conferenza stampa parlando del Gran Premio del Canada ma non solo.

Il Canada rappresenta un’occasione di riscatto importante per Andrea Kimi Antonelli. Il giovane pilota della Mercedes, reduce da tre gare consecutive negative, punta sulla tappa d’oltreoceano per tornare a fare punti e continuare su quei livelli che lo avevano visto protagonista fino al Gran Premio di Miami. I due ritiri (Imola e Barcellona), oltre alla gara di Monaco chiusa fuori dalla zona punti, ha di certo lasciato qualcosa al pilota italiano che è intervenuto in conferenza stampa per presentare l’appuntamento del Canada.

Mercedes, Antonelli: "Le ultime gare sono state difficili, sto nuotando in mezzo agli squali"
Mercedes, Antonelli: “Le ultime gare sono state difficili, sto nuotando in mezzo agli squali”

Queste le sue parole: “Le ultime tre gare sono state difficili. A livello di prestazioni personali non sono riuscito a esprimermi al meglio, e in due occasioni ci si sono messi anche problemi tecnici. Ma sono consapevole di avere ancora tanto da imparare, soprattutto su circuiti più impegnativi. Imola, ad esempio, è stata una lezione: non sono riuscito a gestire tutto nel modo giusto. Dopo questa settimana di pausa, però, mi sento pronto a tornare in pista con energia e maggiore consapevolezza”.

Sulle gomme ha, poi, aggiunto: “Con la nuova mescola C6 ho faticato parecchio a trovare costanza: è difficile portarla nella finestra giusta, anche nel giro secco. Questo ha portato a oscillazioni significative tra una sessione e l’altra e ha influito sulla mia fiducia. A Barcellona ho ritrovato un po’ di ritmo, ma il problema con quella gomma è rimasto. La C6 verrà utilizzata anche qui a Montreal, ma la pausa ci ha dato il tempo di analizzare i dati, capire il comportamento della macchina e fare progressi. Montreal è un circuito diverso, con un asfalto particolare, ma credo di aver capito meglio come approcciarlo. Ho lavorato tanto e mi sento più preparato”.

E, infine, ha dichiarato: “Avere mio padre in pista è molto importante: è una roccia per me. Dopo tre weekend complicati, anche mentalmente non è stato semplice. Qui è come nuotare in uno specchio d’acqua pieno di squali: basta un attimo per essere divorati. Avere mio padre accanto, potermi confrontare con lui e ricevere il suo supporto è fondamentale per crescere e migliorare”.

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