Dilano van’t Hoff non era solo un giovane pilota. Era una scintilla. Un battito d’ali. Un ragazzo che correva per amore.
Dilano van’t Hoff era nato il 26 luglio 2004 a Dordrecht, e sin da piccolo aveva il rombo dei motori nel cuore. Bastava guardarlo anche solo una volta in pista per capire che non stava guidando, stava vivendo. C’era qualcosa in lui che brillava. Qualcosa che ti faceva dire: “Questo ragazzo è diverso.”
Il kart, la tuta, la visiera abbassata: erano parte di lui. E sotto quel casco, c’era sempre un sorriso. Non correva per scappare da qualcosa, ma per inseguire tutto ciò in cui credeva. Sognava la Formula 1, e non lo diceva a voce alta come fanno i bambini. La costruiva curva dopo curva, giorno dopo giorno.
Nel 2021 aveva già lasciato il segno, vincendo il campionato spagnolo di Formula 4. Ma non erano i trofei a renderlo speciale. Era il modo in cui trattava gli altri. La gentilezza che metteva nei gesti. La luce negli occhi quando parlava di ciò che amava. Aveva 18 anni. Solo 18. Ma una voglia di vivere che sembrava infinita.
Poi è arrivato quel giorno.
Spa-Francorchamps, 1° luglio 2023. Una giornata grigia, come lo sono quelle in cui il destino decide di spezzare qualcosa. Pioggia, nebbia, visibilità quasi nulla. E all’improvviso, tutto si è fermato. Dilano è rimasto lì, esposto, vulnerabile. E l’impatto che ne è seguito gli ha tolto il fiato. Per sempre.
Il paddock si è ammutolito. Uno di quei silenzi che fanno rumore dentro.
Un minuto alla 24 Ore di Spa, un altro al Gran Premio d’Austria. Ma non c’è abbastanza silenzio al mondo per contenere una perdita così.
Dilano non era solo un nome, un numero, un casco colorato. Era un figlio. Un amico. Un compagno. Un raggio di luce nei box, anche quando fuori pioveva. Era uno che ti faceva venire voglia di credere nei sogni. Era uno che, semplicemente, amava.
E adesso che non c’è più, tocca a noi imparare da lui. A correre con il cuore. A vivere davvero. A non dare mai nulla per scontato. Perché lui lo faceva ogni giorno.
“Maybe it all gets lost in the end, but I’ll remember you.” Cantano i Linkin Park.
Anche se tutto sembra svanire, il suo spirito rimane dentro di noi,
una luce che nessuna ombra potrà mai spegnere.
Ciao Dilano.
Che tu possa correre leggero, tra le stelle.
Dove il cielo non fa più paura, dove la pista è tutta tua e continui a brillare come hai sempre fatto.
Foto: Formula Regional European Championship by Alpine
