Cadillac è alla ricerca di piloti per il 2026, ma Lowdon invita alla calma: i candidati sono già stati individuati, ma nessuna decisione è stata ancora presa
Mentre il debutto in Formula 1 di Cadillac si avvicina, il team guidato da Graeme Lowdon procede a passo misurato nella definizione del proprio organico. Intervistato dal podcast High Performance, l’ex dirigente Marussia ha fatto il punto sulla ricerca dei piloti, smentendo voci di accordi già conclusi e delineando l’approccio scelto dalla scuderia americana.
Cadillac: la ricerca dei piloti è prioritaria, ma niente fretta
Il bacino di nomi valutati si è già ristretto: tra sei e dieci candidati considerati “seri”, ha confermato Lowdon. Tuttavia, la ricerca si muove in un contesto particolare: Cadillac è in controtendenza rispetto al mercato piloti, che al momento registra pochi contratti in scadenza a fine 2025.
Non abbiamo firmato con nessuno. Tutto ciò che si legge in giro è prematuro. Abbiamo parlato con diversi piloti, certo, ma al momento nessuna decisione è stata presa.
Siamo fuori sincrono rispetto agli altri team, quindi c’è un pool di talenti che non può semplicemente cambiare squadra. È una dinamica insolita, ma potenzialmente vantaggiosa.
Lowdon ha chiarito che la scelta dei piloti andrà ben oltre i tempi sul giro. Il processo di selezione, ha spiegato, si basa su una valutazione complessiva del profilo umano e professionale di ciascun candidato.
Quando inizieremo davvero questo processo, voglio capire prima di tutto qual è la loro motivazione. Perché vogliono guidare per Cadillac? Non basta dire ‘voglio un sedile in F1’. Noi cerchiamo persone che vogliano far parte di questo progetto, di questa visione.
Noi abbiamo cominciato a prepararci due anni fa. Chi vuole guidare queste macchine deve dimostrare che si sta preparando. Anche se si tratta solo di lavoro in palestra, karting, simulatore, dieta… vogliamo sapere tutto. Ogni dettaglio conta.
Piloti sì, ma prima servono le fondamenta
Il nodo piloti, seppur cruciale, non rappresenta la priorità immediata. Prima di tutto c’è da costruire il team: strutture, personale, progettazione, logistica. In sostanza, mettere in piedi una squadra da zero.
Prima di costruire le auto dobbiamo progettarle. Prima di progettarle, dobbiamo assumere gli ingegneri. Ma prima ancora, dobbiamo avere l’edificio dove metterli. È un lavoro enorme, e la banda gestionale è limitata.
Foto: FIA, F1