Ferrari, D’Ambrosio: “DNA Hamilton per la macchina 2026? Ascoltiamo entrambi i piloti”

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Scritto da Matteo Poletti

20 Luglio 2025

Il vice team principal Ferrari Jerome D’Ambrosio spegne le voci che vedevano una Ferrari 2026 costruita attorno a Lewis Hamilton, spiegando che conterà il feedback di entrambi i piloti.

Il 2025 della Ferrari non sta di certo rispettando le aspettative della vigilia. Dalla festa in Piazza Castello a inizio marzo, quando Milano e l’Italia intera sembravano aver appena salutato la contendente al titolo mondiale, il bottino di questa prima metà di stagione ha fatto rapidamente abbassare la cresta alla Rossa. Secondo posto nel campionato costruttori con meno della metà dei punti della McLaren, 4 podi in 12 gare con Charles Leclerc e il solo acuto nella sprint in Cina con Lewis Hamilton.

Ferrari, D'Ambrosio: "DNA Hamilton per la macchina 2026? Ascoltiamo entrambi i piloti"
Ferrari, D’Ambrosio: “DNA Hamilton per la macchina 2026? Ascoltiamo entrambi i piloti”

Proprio il sette volte campione del mondo, arrivato in Ferrari per tornare a lottare per il titolo, sta faticando a trovarsi a suo agio con la nuova monoposto. “Charles è abituato alla macchina e ha trovato un modo per farla funzionare – aveva spiegato ai microfoni di Sky Sports F1 dopo il Gran Premio di Gran Bretagna – mentre io ho provato tutte le altre direzioni ma nessuna ha funzionato. Non sono a mio agio e non è ciò che voglio avere in futuro.

Da qui, la dichiarazione sui suoi obiettivi in vista del 2026: “Per questo sto lavorando con tutti i ragazzi in fabbrica per fare in modo che la vettura dell’anno prossimo abbia un po’ del mio DNA.

Ferrari, D'Ambrosio: "DNA Hamilton per la macchina 2026? Ascoltiamo entrambi i piloti"
Ferrari, D’Ambrosio: “DNA Hamilton per la macchina 2026? Ascoltiamo entrambi i piloti”

Recentemente è arrivata la replica di Jerome D’Ambrosio, vice team principal del Cavallino. “La prossima Ferrari progettata secondo il DNA di Hamilton? – ha commentato ad AutoMotorUndSport – Bisogna sempre stare attenti quando si dice che l’auto è progettata in un certo modo”.

“Ci sono alcuni parametri oggettivi che devono essere presi in considerazione. Solo nella seconda fase di sviluppo valutiamo ciò di cui i piloti potrebbero aver bisogno. Ci sono molte cose che si possono fare per garantire che abbiano gli strumenti necessari per adattare il più possibile l’auto al proprio stile di guida, come la messa a punto e il bilanciamento”.

“Per noi è importante sederci con entrambi i piloti alcune volte all’anno e mettere tutto sul tavolo. Ciò riguarda anche ciò di cui hanno bisogno e di come questo possa essere convertito in prestazioni”.

Foto: Scuderia Ferrari Multimedia

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Matteo Poletti

Parma, 22 anni | Scrivo articoli per YawClub News dal 2022, GPKingdom dal 2024 e Gazzetta di Parma dal 2025 | Content creator (@polmatracing) dal 2017

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