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Crisi nera per la Maserati: nel 2024 perdite per più di 700 milioni

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Scritto da Nicola Lamberti

25 Luglio 2025

Una crisi che sembra non avere fine quella di Maserati, che nel 2024 è stata in rosso di 701 milioni di euro, rispetto ai 96 dell’anno precedente. E nel 2025…

Dalle perdite (già importanti) di 96 milioni del 2023, ai 701 milioni di rosso nel 2024. Un’annata terribile conclusa dal tridente, che sta cercando ormai da tempo di risollevarsi, nonostante le evidenti difficoltà. Pochi giorni fa è stata presentata la nuova Maserati MCPURA, vettura che dovrebbe simboleggiare la rinascita della casa di Modena, ma che poco può fare rispetto a numeri così negativi. E l’inizio del 2025 non è stato migliore.

La neo presentata MCPURA

Numeri preoccupanti per la Maserati, il cui fatturato si è ridotto del 60,6%, 803,3 milioni di euro. Calo dovuto soprattutto ad un crollo verticale delle immatricolazioni: poco più di 10.000, per esattezza 10.30 unità. Un calo del 58,8%.
Per cercare di ridurre i costi il tridente ha tagliato ovunque: dai 199 milioni investiti per la ricerca e lo sviluppo del 2023 ai 106 del 2024, ai 43 milioni del costo del personale rispetto ai 75 dell’anno prima. Il valore della produzione si è ridotto del 59,6%, mentre i costi per l’azienda sono diminuiti di poco, circa il 38%. Gli impianti e le attrezzature inoltre si sono svalutate di 5,7 milioni di euro.

Stellantis ci crede ancora

Il bilancio dice perdita operativa per 483,5 milioni di euro, con un ulteriore disavanzo di più di 500 milioni. Stellantis, però, crede ancora nella storica azienda italiana. 350 milioni di euro sono stati versati nelle tasche del tridente per tamponare le perdite e per cercare di costruire un progetto di turnaround per la Maserati.

Stellantis, tramite al nuovo CEO Antonio Filosa, dovrà essere capace di progettare questa rinascita del tridente, capendo dove investire il budget e dove puntare nello sviluppo dell’azienda. L’obiettivo della Maserati nell’ultimo periodo è chiaro: imporsi nel lusso italiano a discapito di altre case automobilistiche che pochi anni fa si contendevano quel posto. Un piano di rilancio è senza dubbio necessario, il compito di Stellantis sarà far sì che gli effetti di questo piano siano validi.

L’azienda di Modena si trova in grossa difficoltà

Il 2025 però non incoraggia

Il primo semestre del 2025, però, non incoraggia i vertici societari (e tutti gli appassionati) ad un vero e proprio cambio di marcia. Se la sede di Mirafiori ha continuato a non essere molto produttiva (solo 140 esemplari), lo spostamento della produzione della GranTurismo e della Grancabrio a Modena non è stata una grande boccata d’ossigeno: solo 45 vetture prodotte in 11 giorni operativi. Un calo complessivo per il semestre del 71,9%.

L’ultima mazzata per Maserati ed il gruppo Stellantis sono i dazi imposti da Trump. Il mercato del nord America è sempre stato principale nell’economia della casa italiana, ma con le imposte statunitensi che hanno limitato parecchio l’export del tridente.

Insomma, mai come adesso la Maserati si è trovata in un momento di difficoltà. La figura di un leader potrebbe essere di capitale importanza. Leader, che è stato designato in Antonio Filosa, che ha sulle spalle il difficile compito di far tornare sulla carreggiata uno dei più storici marchi italiani di sempre.

Foto: Maserati

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Nicola Lamberti

Nato a Cuneo nel 2008. Appassionato di motori, con il sogno di poterli vivere da ingegnere nel futuro. Articolista per GPKingdom dal 2023

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