Affidabilità auto

Il miglior meccanico di tutta la Spagna elenca marchi affidabili e problematici: dov’è Fiat

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Scritto da Francesca Testa

30 Luglio 2025

A fare chiarezza è Carlos Perez, riconosciuto come il miglior meccanico in Spagna e insignito del titolo di MVP dell’Officina 2025.

Nel panorama dell’industria automobilistica, uno dei temi più dibattuti riguarda l’affidabilità dei marchi. A fare chiarezza è Carlos Perez, riconosciuto come il miglior meccanico in Spagna e insignito del titolo di MVP dell’Officina 2025, che in un’intervista esclusiva a La Vanguardia ha svelato quali sono i marchi più affidabili e quali invece causano maggiori problemi ai conducenti e agli addetti ai lavori.

I marchi più affidabili: predominano le case asiatiche

Secondo Perez, a dominare la classifica dell’affidabilità automobilistica sono senza dubbio i produttori asiatici, in particolare quelli giapponesi. “Honda, Mazda e Toyota sono vetture estremamente affidabili, ben costruite e capaci di percorrere molti chilometri senza incontrare problemi significativi”, afferma con sicurezza. Non va poi dimenticato il contributo di Kia e Hyundai, marchi coreani che, nel corso degli anni, si sono affermati come una solida garanzia di qualità e durata.

Questa percezione è in linea con i dati storici che vedono le auto giapponesi primeggiare nelle classifiche di durata e bassi costi di manutenzione. Tuttavia, Perez ammette una nota di attenzione riguardo a modelli specifici, citando il recente giudizio critico dell’ADAC sulla Toyota Yaris e Yaris Cross per un consumo anomalo della batteria, un aspetto che ha sorpreso molti appassionati.

Per quanto riguarda le vetture cinesi, il meccanico spagnolo sottolinea come la fascia media stia migliorando progressivamente, ma il vero punto di forza sia rappresentato dai modelli premium: “Le auto cinesi di fascia alta sono in grado di competere in termini di qualità e tecnologia con molti marchi europei”. La difficoltà principale resta però la reperibilità dei ricambi, che spesso arrivano direttamente dalla Cina, allungando i tempi di riparazione e complicando la manutenzione.

Dall’altra parte della medaglia, Carlos Perez non risparmia critiche severe nei confronti di Land Rover e Jaguar, colpevoli, secondo lui, di una “pessima reputazione” giustificata da guasti frequenti che spaziano dal motore all’elettronica, fino a una qualità costruttiva a suo avviso discutibile. “A volte, solo osservando l’assemblaggio di un’auto, capisci che tornerà presto in officina”, commenta con una punta di amarezza.

Anche il gruppo Stellantis non esce indenne da queste considerazioni. In particolare, il marchio Peugeot è stato spesso sotto i riflettori per i problemi legati ai motori Puretech, recentemente oggetto di richiami per perdite. Perez ricorda che “vent’anni fa Peugeot era sinonimo di affidabilità, ma oggi ha perso molto terreno” e aggiunge che la stessa sorte sembra toccare a Fiat.

Il meccanico evidenzia come la qualità dei componenti, in special modo nell’ambito dell’impianto elettrico, sia un elemento distintivo tra le auto asiatiche e quelle europee: “Dettagli come il cablaggio elettrico o la qualità dei fissaggi possono sembrare secondari, ma nel tempo fanno la differenza tra un’auto che dura e una che si guasta frequentemente”.

Perez spiega che “una vettura giapponese presenta cavi ben protetti e posizionati in modo ottimale, mentre in altre auto si trovano cavi fuori posto o soggetti a surriscaldamento e sfilacciamento”. Questa differenza tecnica si traduce inevitabilmente in una maggiore affidabilità e minori costi di manutenzione nel lungo periodo.

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