Inizia un ambizioso progetto che condurrà ad un capovolgimento drastico. Tutto quello che gli automobilisti devono sapere
Il dibattito relativo alla decarbonizzazione dell’intero comparto auto europeo sta assumendo delle dimensioni sempre maggiori, sino a far intravedere la possibilità che un cambiamento concreto possa effettivamente palesarsi dietro l’angolo.
Alcuni Stati membri dell’Unione Europea, infatti, già sono all’opera per proporre delle valide alternative all’impiego dei, fino ad ora, tradizionali combustibili fossili, prendendo in considerazione sostanze sino ad ora ancora “inesplorate”.
La sfida, come è lecito attendersi, non sarà affatto agevole da perseguire, data la significativa mole di ostacoli che produttori, ma anche consumatori, saranno chiamati ad affrontare e superare per rendere possibile un futuro privo di emissioni nocive.
Ma quali grandi capovolgimenti attenderanno gli automobilisti dell’intera UE negli anni a venire? Quando è stato fissato il limite massimo entro il quale la decarbonizzazione verrà avviata definitivamente, in modo ulteriormente “stretto” e irreversibile?
Il futuro della mobilità
Un rapporto stilato da BloombergNEF, riporta come entro il 2040 i veicoli elettrici costituiranno il 58%, dunque la maggioranza, delle autovetture complessivamente vendute nel globo intero; a favorire questa incoraggiante crescita potranno essere, si auspica, lo sviluppo delle infrastrutture di progettazione, costruzione e supporto nei confronti degli automobilisti, garantendone un’efficiente ricarica in punti differenti ma sempre più diffusi, così come la riduzione dei costi delle batterie.
Un’ulteriore alternativa potrebbe, inoltre, essere rappresentata dall’avvento sul mercato dei carburanti sintetici, vale a dire sostanze che possono essere create fruendo di uno specifico processo chimico in grado di fornire un prodotto che possa essere utilizzato sulle automobili ad alimentazione diesel pur non comportandone modifiche estreme. L’intento, qualunque sarà lo strumento per raggiungerlo, appare ormai chiaro: porre la parola “fine” sulla produzione e sulla vendita di automobili alimentate a benzina o diesel, entro e non oltre l’anno 2035.
Gli obiettivi concreti già disposti
E’ quanto specificato all’interno del pacchetto di misure “Fit for 55“, secondo quanto approvato dal Consiglio Europeo già a partire dalla data del 28 Marzo 2023, con lo scopo unico di ridurre il quantitativo di emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria. La realtà effettiva, sebbene in molti possano credere di dover cessare l’impiego della propria auto a partire dalla data sopraindicata, è leggermente diversa.
Infatti, le auto, anche ad alimentazione diesel, che risulteranno essere già in circolazione, potranno senza problema alcuno continuare la propria circolazione fino a quando eventuali malfunzionamenti o spontanee decisioni dei legittimi proprietari non condurranno le stesse ad essere sostituite. CIò significa che anche la possibilità di vendita o acquisto di un veicolo a diesel sul mercato, sebbene questo segmento sarà inevitabilmente destinato a ridursi in modo drastico, sarà comunque possibile. Queste drastiche modifiche rappresentano l’unico strumento possibile a disposizione dell’Unione Europea, che possa garantire il raggiungimento del tanto auspicano obiettivo della neutralità climatica entro l‘anno 2050, riducendo l’impatto ambientale della mobilità sul nostro Pianeta. A riportarlo è FormulaRentMobile.