auto anti-consumi: che fine hanno fatto?

Consumava 1 litro ogni 100 km: che fine ha fatto l’auto anti-consumi

User avatar placeholder
Scritto da Francesca Testa

17 Agosto 2025

Auto anti-consumi: Dal sogno dei prototipi ultra-efficienti alle nuove sfide dell’elettrico, il traguardo del “litro magico” resta lontano dalla produzione di massa.

Dieci anni fa sembrava che il traguardo fosse vicino: un’auto in grado di percorrere 100 chilometri con un solo litro di carburante. Prototipi futuristici, progetti ambiziosi e dichiarazioni politiche lasciavano intendere che entro pochi anni sarebbe diventato realtà. Oggi, invece, quel sogno sopravvive più nei ricordi e nelle brochure di concept car che sulle strade. Ma la ricerca dell’efficienza non è morta: ha semplicemente cambiato forma e obiettivi.

L’ultima a riaccendere la memoria di quell’epoca è stata Mercedes con la Vision EQXX, un’elettrica capace di superare i 1.000 km di autonomia grazie a una batteria compatta e a consumi record di meno di 10 kWh per 100 km. Tradotto in “linguaggio termico”, sarebbe come viaggiare con 1 litro di benzina ogni 100 km

Negli anni scorsi ci avevano provato in tanti. La Volkswagen XL1, prodotta in soli 250 esemplari, dichiarava 0,9 l/100 km, ma aveva un prezzo da collezionista e un comfort ridotto all’osso. La Renault Eolab del 2014 prometteva lo stesso traguardo, mentre la Citroën C4 Cactus, ottimizzata per l’efficienza, si fermava comunque a 2 l/100 km. Tutti esercizi di stile e tecnologia, mai destinati a diventare modelli di massa.

Auto anti-consumi: Politica, promesse e limiti tecnici.

Nel 2012, la politica francese aveva persino invitato i costruttori a puntare ai 2 l/100 km entro il 2020. Alcuni marchi, soprattutto con modelli ibridi plug-in, hanno dichiarato di aver centrato l’obiettivo. Ma dietro ai numeri si nascondeva un trucco: il calcolo dei consumi teneva conto della percorrenza in modalità elettrica, riducendo artificialmente la media.

auto anti-consumi: che fine hanno fatto?
Auto anti-consumi: Politica, promesse e limiti tecnici. – gpkingdom.it

La verità è che un’auto termica pura con quel livello di efficienza non è mai esistita. I prototipi stessi si basavano già su forme di ibridazione e ricarica alla presa di corrente. L’ibridazione ha permesso passi avanti, ma senza rivoluzionare la realtà quotidiana. Le utilitarie ibride più efficienti, come la Toyota Yaris, si fermano a circa 3,8 l/100 km, mentre la Clio E-Tech del 2020 consuma in media 4,3 l/100 km. E sono dati ufficiali, spesso più bassi di quelli reali, soprattutto da quando le normative di omologazione sono diventate più severe con il ciclo WLTP.

I prototipi da record, invece, erano frutto di compromessi estremi: carrozzerie ultrabasse, abitacoli spartani, materiali costosi e aerodinamica esasperata. Caratteristiche lontane dai gusti e dalle esigenze del grande pubblico, sempre più orientato verso SUV grandi e pesanti, ben lontani dal concetto di efficienza pura. Oggi, con il passaggio all’elettrico, il dibattito sui litri per 100 km ha lasciato spazio alla corsa all’autonomia. I consumatori si chiedono quanti chilometri possano percorrere con una ricarica, non quanti kWh consumino.

In futuro, quando l’offerta sarà ampia e i costi dell’energia avranno un peso maggiore, probabilmente torneremo a parlare di efficienza in termini assoluti. Per ora, però, l’auto da 1 litro ogni 100 km resta un sogno irrealizzato, un simbolo di un’epoca in cui credevamo che la tecnologia potesse battere le leggi della fisica senza troppi compromessi.

Scritto da

549 articoli pubblicati su GPKingdom
Vedi tutti gli articoli di Francesca Testa
×