Come chiudere questo processo senza svenarsi. La legge italiana è molto chiara, in merito.
In un paese come il nostro dove anche le operazioni più semplici passano attraverso una soffocante burocrazia che non fa che aumentare i costi di azioni teoricamente semplicissime, viene da chiedersi se anche un padre o una madre che vuole donare al figlio la propria automobile sia costretto o costretta ad affrontare spese accessorie per un simile gesto.
I passaggi di proprietà di un’automobile sono una questione complicata – e costosa – che spesso passa attraverso bolli, visite in autoscuola e tasse di sorta e che scoraggia non poco chi vorrebbe comprare un’auto usata che magari, deve cambiare pure un paio di proprietari sulla “strada” per arrivare a voi. In questo caso però dovrebbe essere tutto più semplice, giusto?
Anzitutto, definiamo precisamente che cos’è un passaggio di proprietà: questa operazione apparentemente banale nasconde varie questioni: si tratta infatti dell’ufficializzazione del cambiamento di proprietario per una vettura, da registrare nel PRA o pubblico registro automobilistico. Nel caso di un passaggio da genitori a figlio, si fa così.
Passaggio di proprietà, quando conviene e quando no
I primi due dettagli da controllare sono: l’assenza di pendenze o ipoteche sull’auto, come un debito, e l’assenza di comproprietari, con il genitore che deve essere l’unico titolare della vettura usata. Se questi aspetti sono soddisfatti, possiamo passare al secondo passaggio della questione. Teoricamente parlando, la donazione gratuita dell’auto è possibile. Diciamo teoricamente perché ci sono una serie di costi accessori da pagare.
Donare un’auto…non è gratuito – www.GP.Kingdom.it
I documenti necessari sono i seguenti: scrittura privata autenticata, carta di proprietà, copia del documento di identità di donatore e figlio e modello NP3C scaricato e compilato dal sito dell’Automobile Club Italiano. Senza passare dal notaio, c’è poi da pagare un bollo di 20 euro – dal notaio costa di più – oltre all’imposta provinciale di trascrizione che aggiunge 250 euro alla manovra. Imposta di bollo ed aggiornamento della carta di circolazione costano 16 euro l’una e, infine, c’è da considerare la questione degli emolumenti ACI. In totale, insomma, si spenderanno sui 300 euro in tutto.
Ancora una volta insomma, un procedimento che potrebbe essere completamente gratuito diventa macchinoso e molto costoso per chi decide di metterlo in atto. Ma sappiamo che la burocrazia è spesso spietata in Italia: in ogni caso, da notare che i costi in questione sono comunque meno elevati di un normale passaggio di proprietà che può costare fino a 500 euro con annessa spesa per il veicolo che viene comprato.