Nel corso della lunga intervista rilasciata ad Autosprint Leclerc ha affrontato il tema motivazionale.
Nella prossima stagione la carriera di Charles Leclerc sarà ad un vero e proprio bivio. Il cambio di regolamento potrebbe conferire alla Ferrari un ruolo di primo piano nelle gerarchie agonistiche della Formula 1 ma, se cosi non fosse, il pilota monegasco potrebbe cominciare a guardarsi intorno nella sua rincorsa al primo Mondiale. La Ferrari, per Leclerc, è sempre stata una questione di cuore che va oltre i titoli stessi ma a 28 anni il fardello di quello “0” nella speciale classifica potrebbe cominciare a pesare.
Il motore che guida il numero 16 della Rossa a migliorare è proprio l’insoddisfazione. Questo il suo pensiero nel corso dell’intervista rilasciata ad Autosprint: “Non sono mai contento fino in fondo con me stesso, neanche quando vinco. Prima non usavo questa cosa in modo produttivo, ora sono più maturo e questa mia insoddisfazione la uso per migliorarmi. A volte pare sia troppo duro, ma è un modo di esigere sempre di più e non accontentarsi mai”.
Leclerc ha, poi, aggiunto: “C’è ancora tanto da fare. Su di me svolgo un lavoro costante. Penso che quando sono arrivato in F1 avessi delle aree di miglioramento, come ad esempio la gestione delle gomme. Mi sono impegnato su numerosi aspetti e penso che, adesso, sono un pilota sicuramente migliore. Ora il mio lavoro è diverso, devo andare sempre più del dettaglio. Voglio essere il pilota più completo possibile, per me stesso e per la squadra”.