Nel contesto della guida urbana, caratterizzata da frequenti ingorghi e traffico intenso, molti automobilisti si affidano al sistema Start-Stop

“Va assolutamente disattivato nel traffico”: il meccanico espoerto avvisa gli automobilisti

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Scritto da Francesca Testa

15 Agosto 2025

Nel contesto della guida urbana, caratterizzata da frequenti ingorghi e traffico intenso, molti automobilisti si affidano al sistema Start-Stop, una tecnologia pensata per ridurre consumi ed emissioni. Tuttavia, un esperto meccanico, Juan José, lancia un importante avvertimento: “Nel traffico devi assolutamente disattivarlo”. Questa raccomandazione, apparentemente semplice, si basa su considerazioni tecniche e pratiche che meritano un’analisi approfondita.

Il sistema Start-Stop è stato concepito per migliorare l’efficienza energetica spegnendo automaticamente il motore a combustione interna quando il veicolo si arresta, ad esempio ai semafori o in coda. Tale tecnologia permette di ridurre il tempo in cui il motore gira inutilmente, con un conseguente risparmio di carburante e una diminuzione delle emissioni inquinanti. La sua introduzione risale agli anni Ottanta, con la Fiat Regata ES del 1983 come prima vettura al mondo dotata di un sistema automatico di questo tipo.

Tuttavia, come sottolinea l’esperto meccanico Juan José, l’uso prolungato del sistema Start-Stop in contesti di traffico congestionato può danneggiare componenti vitali del veicolo. Il continuo ciclo di spegnimento e riavvio del motore sottopone a stress particolarmente la batteria e il motorino di avviamento, elementi progettati per un numero limitato di accensioni. Un impiego ripetuto e ravvicinato, tipico degli ingorghi, può quindi tradursi in guasti meccanici e costose riparazioni.

Inoltre, per i veicoli non ibridi, definiti micro ibridi, il risparmio di carburante si attesta attorno al 10-15%, mentre nei veicoli ibridi il sistema è integrato con il motore elettrico per ottimizzare ulteriormente i consumi.

Disattivare lo Start-Stop per tutelare il comfort e la durata del veicolo

Oltre a preservare l’integrità dei componenti meccanici, disattivare il sistema Start-Stop durante lunghe soste nel traffico migliora significativamente il comfort di guida, soprattutto d’estate. Juan José spiega infatti che quando il motore si spegne, si interrompe anche il funzionamento del sistema di climatizzazione, causando un rapido surriscaldamento dell’abitacolo. Questo rende il viaggio particolarmente sgradevole e può addirittura compromettere le prestazioni del motore se il veicolo rimane al minimo per lunghi periodi.

L’esperto fornisce anche utili indicazioni su come gestire le soste brevi, ad esempio ai semafori: se la fermata dura pochi secondi, si può mantenere la marcia inserita tenendo premuto il pedale della frizione. Quando invece l’attesa supera i 30 secondi, è consigliabile mettere il cambio in folle per ridurre l’usura del sistema della frizione. È essenziale evitare di premere inutilmente la frizione e mantenere il cosiddetto “gioco” tra la prima e la frizione il più breve possibile, in modo da non compromettere le parti meccaniche chiave.

Il sistema Start-Stop ha una lunga storia di sviluppo tecnologico. Originariamente sperimentato dalla Fiat negli anni Ottanta, è stato progressivamente adottato da numerose case automobilistiche, tra cui Volkswagen, Citroën, Volvo e Alfa Romeo. Nel corso del tempo, il sistema è stato perfezionato, includendo soluzioni come l’alternatore reversibile e l’Integrated Starter Generator (ISG), che uniscono motorino d’avviamento e alternatore in un’unica unità, migliorando l’efficienza e la rapidità degli avvii.

Un’ulteriore evoluzione è rappresentata dal sistema e-HDi del gruppo PSA, che spegne il motore non solo a vettura ferma, ma anche durante il rallentamento, ottimizzando ulteriormente i consumi.

Nonostante i progressi, il consiglio di esperti come Juan José evidenzia come non sempre sia opportuno affidarsi ciecamente alla tecnologia, soprattutto in condizioni di traffico intenso.

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