Il punto di metà stagione n.1: McLaren

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Scritto da Matteo Poletti

20 Agosto 2025

Dominatrice della stagione fin qui, la McLaren ha entrambi i titoli in pugno, ma sarà cruciale saper gestire la battaglia tra Norris e Piastri.

La McLaren è la regina indiscussa di questa prima metà di campionato. Dopo un 2024 in crescita che l’aveva vista laurearsi campione costruttori ad Abu Dhabi, alla vigilia della nuova stagione c’era curiosità nel capire se il team di Woking sarebbe stato in grado di confermarsi al vertice oppure, come successo negli ultimi due anni, sarebbe partita come inseguitrice per poi risalire la china.

McLaren

Le risposte sono arrivate subito: pole e vittoria in Australia e 7 doppiette nelle altre gare, con il record in famiglia di 10 del 1988 e quello generale di 12 (Mercedes 2015) nel mirino. Andrea Stella, lodato da Zak Brown come “il miglior team principal in Formula 1”, ha dato stabilità e metodo, portando la McLaren da squadra di centro gruppo a dominatrice in meno di due anni.

La monoposto

La MCL39 si è dimostrata la vettura più completa della griglia, in grado di essere competitiva su ogni tipo di circuito grazie a un’efficienza aerodinamica senza paragoni. Nonostante a inizio stagione Lando Norris si fosse più volte lamentato di avere tra le mani una vettura “difficile da guidare”, ma i vari aggiornamenti (come quello al brake duct posteriore portato a Imola) hanno portato la monoposto sempre più vicina alla perfezione. Il suo punto di forza principale è la costanza: un ritmo di gara superiore ai rivali diretti in quasi tutti i weekend.

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I piloti

Oscar Piastri è entrato nel 2025 dopo una seconda parte di 2024 in cui, forse, aveva deluso le aspettative in certe occasioni, nonostante 2 vittorie e diversi podi. Dopo l’errore nella gara inaugurale in Australia (che ha macchiato una performance comunque solida), Piastri ha fatto un salto di qualità che lo ha portato ad essere il favorito per il titolo. 4 pole position, 6 vittorie e 12 podi su 14 gare dimostrano una costanza non pareggiata da nessun altro pilota sin qui. L’australiano è veloce e capace di imparare dagli errori, come dimostrato a Imola quando ha ammesso di aver frenato troppo presto contro Verstappen.

Lando Norris è migliorato rispetto all’anno scorso, raccogliendo 4 pole, 5 vittorie e 12 podi: una differenza minima rispetto al compagno di squadra, che si riflette nei soli 9 punti che li separano in classifica. Rimangono comunque diversi errori, come l’incidente in qualifica in Arabia Saudita, e diverse performance disordinate che lo hanno portato a dover rincorrere in gara un Piastri più pulito, soprattutto nei primi mesi. A differenza del numero 81, il numero 4 rimane molto critico con se stesso: una caratteristica che lo ha sempre contraddistinto e che, anche se migliorata, continua a rimanere parte di lui.

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Il duello interno è acceso: l’incidente in Canada (che ha portato al ritiro di Norris) e i duelli ravvicinati in Austria e Ungheria hanno mostrato quanto sia sottile la linea tra un sorpasso e la fine della corsa. La gestione di Stella sarà decisiva.

Miglior gara

Difficile sceglierne una sola, ma la domenica di Silverstone ha dimostrato tutta la superiorità papaya. Nonostante la pole di Max Verstappen, Norris e Piastri hanno portato a casa una doppietta con più di mezzo minuto di vantaggio sul terzo classificato. In una gara resa caotica dal meteo e dalle safety car, la McLaren sembrava non essere toccata dagli imprevisti.

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Peggior gara

Non può che essere il Gran Premio del Canada. Tutto il weekend è stato complicato per gli uomini papaya: da un venerdì descritto come “il peggiore della stagione” a una qualifica senza vetture in prima fila, la McLaren non è mai sembrata in lotta per la vittoria né, incredibilmente, per il podio.

L’incidente sul finale tra Norris e Piastri, poi, è stato solamente la ciliegina sulla torta di un fine settimana da dimenticare. Lo stesso Norris si è assunto la responsabilità parlando di un gesto “stupido”, mentre Stella lo ha definito “inaccettabile”. Ciononostante, questa lezione sembra aver rafforzato la gestione interna, come si è subito visto nella gara successiva in Austria.

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Cosa aspettarsi dalla seconda metà di stagione

Lo stesso copione visto fin qui: un dominio totale. Gli uomini di Stella e Brown cercheranno di chiudere le pratiche per il titolo costruttori quanto prima, godendo di un vantaggio abissale (299 punti) sulla Ferrari, l’inseguitrice più vicina (si fa per dire) a 260 punti.

Quanto al titolo piloti, da mesi ormai affare interno tra Piastri e Norris, i 9 punti di distacco fanno sperare in una lotta aperta fino ad Abu Dhabi. Sarà interessante vedere come la squadra gestirà le (inevitabili) situazioni in cui i due rischieranno di ripetere quanto visto a Montreal.

Foto: McLaren su X

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Matteo Poletti

Parma, 22 anni | Articolista dal 2021, scrivo per GPKingdom dal 2024 e per la Gazzetta di Parma dal 2025 | Content creator (@polmatracing) dal 2017

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