Oscar Piastri ha rilasciato un’intervista parlando della lotta al titolo con Lando Norris ed il suo approccio alle gare.
La stagione attuale di Formula 1 sta vedendo un dominio netto della McLaren con Lando Norris e Oscar Piastri che, insieme, hanno totalizzato undici vittorie in quattordici gare disputate fino a questo momento. La lotta Mondiale, dunque, sarà un affare tra i due piloti Papaya con l’australiano che, al momento, ha solo nove punti di vantaggio nei confronti del compagno di squadra, reduce dal successo di Budapest.
Lo stesso Piastri, pochi giorni fa, ha rilasciato un’interessante intervista parlando proprio del suo approccio in questa sfida punto su punto con Norris. Queste le sue parole: “Credo che ci siano stati sicuramente dei cambiamenti. Anche adesso è troppo presto per accumulare punti e finire le gare per il gusto di finirle”, ha detto Piastri a proposito del suo approccio. Devi comunque cercare di fare del tuo meglio per ottenere punti. Ovviamente ora nel campionato piloti c’è una corsa a due, quindi per certi versi c’è una sorta di gara uno contro uno, il che probabilmente è un po’ un cambiamento rispetto a quanto fatto in precedenza”.
L’attuale leader del Mondiale ha, poi, aggiunto: “Ma molto di quello che abbiamo fatto in precedenza è stato cercare di vincere i campionati costruttori e di far guadagnare alla squadra il maggior numero di punti. Quando si lotta per il primo e il secondo posto, si ottiene comunque la stessa quantità di punti. Quindi probabilmente c’è qualche cambiamento in questo senso, ma molte delle regole di ingaggio e la filosofia generale del nostro modo di correre sono ancora molto simili”.
Sul pensare “gara per gara” ha dichiarato: “Credo che il detto ‘prendere gara per gara’ sembri noioso e per certi versi lo è, ma è molto vero. Non ci si può preoccupare di ciò che accadrà ad Abu Dhabi e distogliere l’attenzione da ciò che si sta facendo nel fine settimana, soprattutto se lotti per il vertice della Formula 1. Devi essere sempre al massimo e ogni volta che ti distrai da questo, significa che non sei al massimo.
Perciò, per quanto possa essere banale, si tratta di concentrarsi sulla gara che si sta disputando, cercando di ottenere il maggior numero di punti. Si potrebbe dire che ho bisogno di 18 punti ogni fine settimana per il resto dell’anno, il che significa arrivare secondo, ma se hai una chiara opportunità di vincere la gara e non la sfrutti, secondo me non è un bel modo di correre.
Quindi è così che cerco sempre di vedere le cose. Ed è su questo che ho basato la mia intera carriera: lasciare ogni fine settimana sapendo di aver fatto il massimo possibile. Che si tratti di arrivare quinto, di arrivare secondo o di vincere la gara, alla fine cerco di essere contento della prestazione che ho fatto, è tutto quello che si può chiedere”.