Frederic Vasseur ha ammesso quello che in molti sospettavano da tempo nel corso di un’intervista rilasciata ad AMUS.
Non era certo questo quello che si aspettava la Ferrari nei suoi proclami di inizio stagione. Una stagione finita in partenza, dominata dalla McLaren e con la Rossa staccata anni luce in seconda posizione, nella terra di nessuno a lottare con Mercedes e Red Bull per la seconda piazza. Una stagione diversa da quella che tutti attendevano, una stagione che non ha ancora visto una Ferrari vincere e, forse, i motivi sono ben chiari.
Vasseur, nel corso di una recente intervista, ha ammesso che la Rossa abbia dovuto sacrificare le altezze da terra dopo la batosta della doppia squalifica in Cina. Nel dettaglio le parole del francese: “McLaren eccelle nella gestione gomme, soprattutto in condizioni grande caldo e di pista bagnata. Le squalifiche in Cina ci hanno un po’ scombussolato i piani. Abbiamo dovuto lasciarci un margine di sicurezza con l’altezza da terra delle monoposto”.
Vasseur ha, poi, aggiunto: “Come tutti sappiamo, queste monoposto sono estremamente sensibili in termini di altezza da terra. Ogni millimetro è una posizione sulla griglia. Se non si ha il pieno controllo dell’altezza della monoposto, ciò andrà a influire sulla competitività della stessa. Per risolvere il problema, si perde concentrazione su altre cose. Preparare le gomme per le qualifiche, i giri di riscaldamento e altre cose.
Nelle monoposto di oggi tutto ruota attorno alla stabilità aerodinamica. Negli ultimi 2 anni ci siamo concentrati molto di più sulla guidabilità e sulla prevedibilità che sulla pura deportanza. L’obiettivo era quello di eliminare le fluttuazioni della deportanza che si verificano quando le ruote girano, l’auto ha rollio o si inclina. Il passo più importante che abbiamo compiuto in questo senso dal 2023 è stato a Monza lo scorso anno. E’ lì dove il pilota estrae il massimo dal pacchetto. Se non è sicuro di cosa fa la vettura, allora non sarà in grado di sfruttarla appieno”.