Casey Stoner ha commentato così le novità della MotoGP: “Non mi interessa tutto ciò”
Il Gran Premio d’Austria 2025, vinto da Marc Márquez, non ha regalato emozioni soltanto in pista. A catalizzare l’attenzione nel paddock è stato Casey Stoner, presente al Red Bull Ring come “Legend”, che ha espresso tutta la sua contrarietà alla nuova direttiva tecnica in arrivo per la MotoGP.
La normativa prevede l’introduzione di un controllo elettronico capace di ridurre lo spin della gomma posteriore, diminuendo così il rischio di highside. Una scelta che, nelle intenzioni, punta a incrementare la sicurezza dei piloti, ma che per l’australiano rischia di snaturare l’essenza stessa di questo sport.
“Stiamo trasformando gli ingegneri in campioni, non i piloti in campioni. Anzi, siamo in un’era in cui vengono ripetuti tutti gli errori commessi dalla F1. Hai quasi 300 cavalli e puoi girare l’acceleratore e non succede niente. Hai i migliori piloti del mondo che guidano le moto più facili da guidare.”
“Tutto questo non mi interessa. Praticamente devi solo frenare forte ed entrare in curva, non conta più l’abilità”, ha dichiarato Stoner ai microfoni di Autosport.
Parole dure, che riportano al centro un dibattito già acceso: fino a che punto l’elettronica deve essere protagonista in MotoGP? Se da una parte la sicurezza resta la priorità assoluta, dall’altra cresce la preoccupazione che la tecnologia finisca per togliere spazio al talento dei piloti, rendendo le gare più prevedibili e le moto “più facili da guidare”, come sottolineato dal due volte campione del mondo.
Foto: Casey Stoner