In merito alle colonnine elettriche, sembra che ci siano brutte notizie per Enel e i suoi consumatori: tutti i dettagli.
La tecnologia elettrica sta avanzando sempre di più. Non parliamo soltanto di produzione di auto e batterie, ma anche del lavoro che c’è dietro alle ricariche e ai rifornimenti dei modelli a zero emissioni. Non sono poche, in effetti, le società che sempre di più si occupano di lavorare in questo senso.
Una di quelle maggiormente concentrate a proporre tariffe relative alle colonnine e alle ricariche elettriche, è certamente Enel.
Un’azienda al centro dell’attenzione ultimamente per una motivazione che magari farà poco felici i dirigenti che si operano di questa branchia del marchio in questione. L’azienda ha ricevuto una multa di ben due milioni di euro dall’Antitrust: scopriamo cosa è successo e cosa rischiano oggi i consumatori.
Colonnine elettriche, attenzione all’Antitrust: Enel nel mirino
Il 18 agosto 2025, l’Antitrust ha preso una decisione evidentemente importante in merito a Enel X ed Enel X Way Italia. Entrambe le aziende hanno ricevuto una multa di 2,3 milioni di euro a causa – pare – di un abuso di posizione avvenuto fra giugno 2022 e agosto 2023 in merito alle colonnine elettriche presenti sul suolo pubblico e volte a mettere in secondo piano i rivali sul mercato.
L’Antitrust ha tenuto costo della notorietà e della rilevanza economica del Gruppo Enel, in particolar modo per quanto riguarda la mobilità sostenibile e l’elettrico, quindi viene sollevato a maggior ragione il problema di aver ostacolato sviluppo e permanenza della concorrenza per quanto riguarda servizi di ricarica elettrica. Nonostante queste accuse, Enel X ed Enel X Way hanno deciso di rispedire tutto quanto al mittente, affermando che non è stato tenuto conto di alcuni fattori come l’aumento imprevedibile dei prezzi dell’energia elettrica. Quindi, proprio per questo, i due brand si ritengono convintamente di aver agito in maniera legittima e faranno quindi valere le proprie ragioni nelle sedi opportune. Entrambe hanno il diritto di presentare ricorso al TAR del Lazio entro 60 giorni.
Non ci resta altro da fare che aspettare e vedere come andranno a finire le cose, per quello che è un provvedimento importante ma non assolutamente un caso chiuso e archiviato. Tutto è ancora da decifrare. Per quanto, lo ripetiamo, sicuramente le accuse rivolte da parte dell’Antitrust nei confronti di Enel non sono assolutamente da prendere alla leggera. Adesso possiamo solo aspettare e cercare di capire come si evolverà il tutto nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.