Antonio Filosa, nuovo CEO di Stellantis da alcuni mesi, ha scelto di rinunciare a una determinata tecnologia nei prossimi anni. Di cosa si tratta? Per quale motivo è stata presa questa decisione? Ecco tutti i dettagli su questa strategia.
Il gruppo Stellantis non sta passando un bel momento a livello economico, come accade un po’ per tutti i principali marchi del settore dell’automotive. I dati sulle vendite degli ultimi dodici mesi non sono, infatti, per nulla confortanti. Nel primo semestre del 2025 l’azienda con a capo John Elkann ha fatto registrare un calo nel Vecchio Continente di circa l’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cose, invece, vanno un po’ meglio nei Paesi del Medio Oriente e in Africa e Sudamerica.
Il calo generale nel settore dell’automotive è dovuto a vari fattori. Quelli principali fanno riferimento a un costo sempre più elevato delle auto, a una diminuzione della domanda, alla riduzione degli incentivi statali, al generale scetticismo verso le nuove tecnologie (in particolare l’elettrico) e alla concorrenza del mercato cinese.
Da qualche mese Antonio Filosa è il nuovo amministratore delegato di Stellantis. Il manager italiano ha preso il posto del dimissionario Carlos Tavares. Il suo obiettivo è quello di rilanciare il gruppo automobilistico con all’interno ben 14 marchi storici, fra i quali Fiat, Alfa Romeo, Citroen, Maserati e Peugeot. Ecco a cosa ha scelto di rinunciare in futuro e per quale motivo.
La rinuncia di Stellantis è definitiva: questa tecnologia non verrà utilizzata in futuro
Un’importante decisione è stata presa di recente da Stellantis. Il gruppo, infatti, ha scelto di rinunciare all’idrogeno, considerata essere una tecnologia ancora troppo indietro rispetto alle esigenze del mercato e con costi ancora troppo elevati. Stellantis, quindi, punterà tutto sull’elettrico, in modo tale da aumentare le vendite e consolidare questa tecnologia nei prossimi anni.
Una vettura a idrogeno consente di generare l’elettricità per mezzo di una cella a combustibile, in modo tale da trasformare l’idrogeno immagazzinato nel serbatoio in energia elettrica e acqua. Per il momento, però, i costi elevatissimi e le pochissime infrastrutture presenti sul territorio non consentono di sviluppare in pieno questa tecnologia.
Stellantis, quindi, ha virato definitivamente sull’elettrico. Antonio Filosa si è mostrato fiducioso, ponendosi l’obiettivo di far aumentare le vendite delle auto elettriche del Gruppo entro i prossimi 12 mesi.
