Benzina in riserva

Guidare costantemente in riserva, quali pericoli si corrono: il meccanico risponde

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Scritto da Francesca Testa

31 Agosto 2025

Questo comportamento ti distrugge la macchina: evita di farlo perché basta poco ed è tutto finito.

La guida abituale con il serbatoio quasi vuoto rappresenta una pratica diffusa tra molti automobilisti, ma che nasconde insidie spesso sottovalutate. Secondo gli esperti meccanici, mantenere costantemente l’auto in modalità riserva carburante può causare danni significativi e riparazioni molto onerose. È dunque fondamentale comprendere i rischi legati a questa abitudine per evitare guasti gravi e spese impreviste.

La presenza delle spie arancioni di riserva carburante ha lo scopo di segnalare un livello di carburante critico nel serbatoio. Tuttavia, molti guidatori tendono a non darle la giusta importanza. Un elemento che contribuisce a questa sottovalutazione è la diffusione ormai universale del computer di bordo, che fornisce una stima della distanza percorribile con il carburante residuo. Questo dato induce a pensare di poter viaggiare ancora per decine di chilometri, alimentando la convinzione che la riserva sia una sorta di “cuscinetto” sicuro.

Come sottolinea Adam Lehnort, esperto della rete ProfiAuto Serwis: “La visualizzazione della distanza residua spinge molti a guidare fino all’ultimo litro, spesso facendo rifornimento solo per piccoli importi, ad esempio “per 50 euro”. Questo significa viaggiare praticamente sempre in riserva, incrementando il rischio di guasti”.

I danni causati dalla guida in riserva

Il problema principale della guida in riserva riguarda il funzionamento della pompa carburante, solitamente posizionata all’interno o vicino al serbatoio. Questa componente essenziale è raffreddata e lubrificata proprio dal carburante stesso. Quando il livello scende drasticamente, la pompa perde queste funzioni protettive, aumentando il rischio di surriscaldamento e usura precoce.

“Un basso livello di carburante può provocare il cosiddetto “soffio” del sistema, ovvero l’ingresso di aria nel circuito”, avverte Lehnort. “Questa condizione accelera ulteriormente il deterioramento della pompa, che può guastarsi completamente”. Il costo per la sostituzione di tale componente varia dai 300 fino ai 2000 euro, ma guasti alla pompa possono innescare problemi più estesi. 

Benzina riserva pericolo

Guidare in riserva, un’idea terribile: ecco perché – www.GP.Kingdom.it

Un ulteriore pericolo è rappresentato dall’eventuale contaminazione del circuito con residui metallici derivanti dall’usura della pompa stessa. Questi detriti possono contaminare il serbatoio e raggiungere la pompa di iniezione e gli iniettori, componenti decisamente più costosi da riparare o sostituire.

“Il rischio di danneggiare la pompa di iniezione e gli iniettori a causa di impurità nel carburante è molto serio”, spiega l’esperto di ProfiAuto Serwis“Il costo di riparazione o sostituzione di questi elementi può salire a diverse migliaia di euro, rendendo la guida in riserva non solo rischiosa ma anche economicamente svantaggiosa”.

Abbiamo visto come mantenere l’auto sempre in riserva non sia solo un’abitudine poco sicura ma anche potenzialmente molto costosa. Gli automobilisti sono quindi invitati dagli esperti a modificare questo comportamento, rifornendo il carburante con regolarità per salvaguardare la durata e l’efficienza del veicolo.

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