Il punto di metà stagione n.9: Haas

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Scritto da Matteo Poletti

3 Settembre 2025

Tra problemi aerodinamici ed errori, la prima metà di stagione della Haas è stata un altalena di risultati.

La prima metà di 2025 della Haas è stata costellata di alti e bassi. Dopo un 2024 chiuso al settimo posto con Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg, il team statunitense ha stravolto la propria lineup puntando sul solido Esteban Ocon e sul rookie prodigio della Ferrari Driver Academy Ollie Bearman. Dopo 15 weekend di gara, il team di Gene Haas si trova al nono posto in classifica costruttori e ha alternato buone gare come in Cina, Bahrain o Paesi Bassi a weekend complicatissimi come in Australia, Arabia Saudita o Gran Bretagna.

Il punto di metà stagione n.9: Haas
Il punto di metà stagione n.9: Haas

La monoposto

La VF-25 si è dimostrata una monoposto competitiva a tratti, ma estremamente sensibile alle oscillazioni aerodinamiche e alle condizioni di pista. Al debutto in Australia, la mancanza di passo è stata una brutta sorpresa, costringendo il team a modificare in modo non previsto il fondo. Le modifiche hanno migliorato la stabilità nelle gare successive, ma il pacchetto rimane fragile: i soliti errori nei pit stop che persistono dall’alba dei tempi e alcune difficoltà di setup hanno condizionato molti weekend.

I piloti

Esteban Ocon ha mostrato esperienza e resilienza, con piazzamenti importanti come il quinto posto in Cina, l’ottavo in Bahrain e le rimonte dal 17esimo e 18esimo posto al decimo in Austria e Olanda. La sua costanza è stata fondamentale per raccogliere punti anche quando la macchina non era perfetta, ma Ocon (13esimo nel mondiale piloti a 28 punti) ha sottolineato più volte la necessità di maggiore affidabilità e precisione da parte della squadra.

Il punto di metà stagione n.9: Haas
Il punto di metà stagione n.9: Haas

Ollie Bearman, alla sua prima stagione completa in Formula 1 dopo tre presenze come “super-sub” nel 2024, ha vissuto una stagione decisamente più turbolenta. Errori pesanti come gli incidenti in Australia e le gravi penalità rimediate a Monaco e Silverstone hanno spesso vanificato le sue buone performance in pista. Nonostante ciò, il talentino classe 2005 ha collezionato punti importanti in Cina, Giappone, Bahrain e a Zandvoort, dimostrando una velocità grezza che deve essere ancora limata.

Miglior gara

Il Gran Premio di Cina è stato senza dubbio il migliore weekend della stagione fin qui. Partiti rispettivamente 11esimo e 17esimo, Ocon e Bearman hanno chiuso la gara in quinta e ottava posizione, rifacendosi dopo un debutto difficile in Australia. Strategie ottime e sorpassi coraggiosi (come quello di Ocon su Antonelli, mettendo una ruota sull’erba a velocità massima) hanno reso la domenica di Shangai perfetta per la Haas.

Il punto di metà stagione n.9: Haas
Il punto di metà stagione n.9: Haas

Peggior gara

Il weekend precedente in Australia rimane il peggiore: entrambi i piloti fuori dai punti, problemi aerodinamici che hanno evidenziato le debolezze iniziali della monoposto e due pesanti incidenti in prova per Bearman.

Cosa aspettarsi dalla seconda metà di stagione

Per la Haas sarà fondamentale trovare costanza e ridurre gli errori, sia individuali che di squadra. Ocon e Bearman devono capitalizzare le occasioni quando la macchina lo permette, mentre il team dovrà limitare i problemi tecnici che hanno compromesso diverse gare. La seconda metà di stagione servirà a consolidare la posizione a centro gruppo e in zona punti per preparare la squadra in vista del 2026, quando ci si aspetta un salto di competitività decisivo.

Foto: Moneygram Haas F1 Team

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Matteo Poletti

Parma, 22 anni | Articolista dal 2021, scrivo per GPKingdom dal 2024 e per la Gazzetta di Parma dal 2025 | Content creator (@polmatracing) dal 2017

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