35 anni fa la scomparsa di Enzo Ferrari, leggendario fondatore della più rinomata casa automobilistica della storia
Visionario, leggendario ed iconico: Enzo Ferrari è la storia dell’automobilismo italiano e mondiale. Lungo i suoi novant’anni di vita, Ferrari ha prima percorso la strada del pilota, per poi dedicarsi con testa e cuore nella sua amata Scuderia, che lo ha reso immortale.

Chi era Enzo Ferrari?
Ma chi era, davvero, Enzo Ferrari?
Diventato capofamiglia a 18 anni a causa di un dramma familiare, Enzo fonda la Scuderia Ferrari nel 1929, partecipando alla prima gara di Formula 1 a Montecarlo nel 1950 e vincendo due anni dopo il primo titolo mondiale con Alberto Ascari.
Solo 2 anni dopo un altro lutto lo affligge: il figlio Dino, a 24 anni, muore a causa di una distrofia muscolare. Ferrari di lui dirà: “M’ero illuso potesse guarire, così come si può aggiustare una mia macchina”.
Il Drake riceve diversi riconoscimenti in vita, tra i quali due lauree in ingegneria meccanica ed in fisica. La sua risposta? “Ho un problema: con questi traguardi mi è venuto il dubbio di essere qualcuno”.
Il suo motto? “La passione non si descrive. La si vive”.

La figura di Enzo Ferrari oggi
Oggi, Enzo Ferrari è chiaramente visto da tutti come il re indiscusso dell’automobilismo italiano e di conseguenza mondiale, essendo l’Italia l’eccellenza delle due e quattro ruote. Nonostante le sue doti non straordinarie da pilota (lui stesso disse “Volevo essere un grande pilota, ma non lo sarò mai”), la sua passione è diventata simbolo unico ed inimitabile del motorsport.
Il suo ricordo vive ogni giorno negli stabilimenti del Cavallino Rampante, nel “Museo Enzo Ferrari” e in tutta Maranello, dove Enzo ha deciso di fondare la sua quasi centenaria Scuderia.
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