Anche in Italia abbiamo un cimitero di auto, altroché Dubai. Ecco dove puoi trovarlo, è pieno di modelli storici.
Nel cuore del nostro paese, ci sono luoghi dove auto abbandonate prendono ruggine ogni giorno, uno su tutti però ha attirato l’attenzione dei media.
Il degrado causato da queste vetture abbandonate non è solo estetico: i veicoli deteriorati rappresentano un rischio per l’ambiente e contribuiscono ad aggravare la percezione di insicurezza e abbandono nelle aree urbane. Il parcheggio in cui si trovano queste vetture, luogo strategico per i viaggiatori, potrebbe essere utilizzato in modo più efficiente se liberato da queste carcasse, migliorando sia l’accessibilità sia la qualità degli spazi pubblici.
Le immagini diffuse dai media mostrano chiaramente come la ruggine e i danni causati dagli agenti atmosferici abbiano trasformato queste auto in veri e propri relitti, un monito per la necessità di interventi più tempestivi da parte delle autorità competenti e dei gestori dei parcheggi. La cosa assurda è che questo posto si trova alla luce del sole.
Perchè non lo svuotano?
Nel parcheggio adiacente all’aeroporto di Bari si è ormai formato un vero e proprio cimitero di auto abbandonate, un fenomeno che ha attirato l’attenzione grazie a un video diffuso da La Gazzetta del Mezzogiorno. Decine di vetture di diverse marche e modelli, molte delle quali datate e in condizioni di evidente degrado, giacciono inutilizzate, trasformando l’area in una sorta di discarica a cielo aperto.
Tra i veicoli presenti spiccano modelli iconici come l’Alfa Romeo 164, vettura storica adottata anche dalla polizia di Taipei, e una Renault Twingo di prima generazione. Sono inoltre visibili una Volkswagen Golf, una vecchia Mercedes station wagon e molte altre auto con targhe sia italiane sia straniere. La maggior parte delle vetture mostra evidenti segni di incuria: ruggine diffusa, pneumatici sgonfi, carrozzerie danneggiate dagli agenti atmosferici come vento, pioggia e grandine.
Nonostante la presenza di questi veicoli abbandonati sia ormai nota da tempo, il video ha reso virale la problematica, mettendo in luce una situazione che deturpa il paesaggio urbano e sottrae posti auto preziosi ai viaggiatori. La ragione esatta di questi abbandoni non è chiara, ma si ipotizza che alcuni automobilisti, dopo aver parcheggiato in aeroporto per prendere un volo, non siano più tornati a ritirare le loro auto, rendendo così il parcheggio un deposito involontario di carcasse.
A Bari il cimitero delle macchine (YouTube) – www.GP.Kingdom.it
Un aspetto centrale della vicenda riguarda la responsabilità della gestione del parcheggio. La società Aeroporti di Puglia ha precisato che l’area è concessa a terzi e non è direttamente amministrata dall’aeroporto di Bari, pertanto la gestione delle vetture abbandonate non ricade sotto la sua competenza diretta. Questo dettaglio complica ulteriormente la situazione, poiché l’assenza di un controllo diretto rende difficile intervenire rapidamente per la rimozione delle auto.
Il problema si lega anche a una complessa normativa burocratica: per rimuovere un veicolo abbandonato è necessario ottenere un’autorizzazione formale, un procedimento che può richiedere molto tempo e coinvolgere più soggetti. In casi particolari, come la morte del proprietario, le auto possono essere ereditate da più generazioni, fino alla settima, rallentando ulteriormente ogni intervento.
Un caso analogo è stato segnalato recentemente a Sacile, dove una Mercedes 190 è rimasta parcheggiata e inutilizzata per oltre due anni senza che nessuno la reclamasse, evidenziando come il problema delle auto abbandonate sia diffuso in diverse regioni italiane.