C’é un guasto che se non corretto, può portare conseguenze che possono risultare pericolose e sanzionabili.
Il primo elemento da verificare quando le frecce auto non funzionano è lo stato delle lampadine. Spesso, infatti, il guasto è dovuto a una semplice lampadina fulminata. Seguendo le indicazioni riportate nel libretto di uso e manutenzione del veicolo, è possibile accedere facilmente al vano delle lampadine per controllarle o sostituirle. Un segnale tipico di lampadine guaste è l’intermittenza accelerata delle altre frecce: quando una lampadina è bruciata, le altre tendono a lampeggiare più velocemente del normale, un campanello d’allarme da non sottovalutare.
Se la sostituzione della lampadina non risolve il problema, si deve passare al controllo del fusibile dedicato agli indicatori di direzione. Il fusibile ha il compito di proteggere il circuito elettrico; un filamento interno integro significa che il fusibile è in buono stato, mentre se è rotto va sostituito. La scatola dei fusibili è spesso facilmente accessibile, ma la sua posizione precisa si trova sempre indicata nel manuale dell’auto.
Nel caso in cui lampadine e fusibile siano in ordine, il malfunzionamento può dipendere da problemi più complessi a livello di collegamenti elettrici o al relè degli indicatori di direzione, un componente elettronico che regola il lampeggio. Qui il fai-da-te ha i suoi limiti, ed è consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato per una diagnosi approfondita e una riparazione sicura. Un altro fattore che può compromettere il funzionamento è la presenza di umidità o infiltrazioni d’acqua all’interno dei fari o nei connettori elettrici. Le guarnizioni usurate o danneggiate possono permettere l’ingresso di acqua, causando cortocircuiti o ossidazione dei contatti.
Rischi e sanzioni legate alle frecce auto non funzionanti
Oltre al problema tecnico, non bisogna sottovalutare le implicazioni legali e di sicurezza connesse a una mancata funzionalità degli indicatori di direzione. L’articolo 154 del Codice della Strada impone l’uso obbligatorio delle frecce in situazioni quali l’ingresso in una carreggiata, il cambio di corsia, la svolta o la manovra di retromarcia. Non utilizzare le frecce, oppure averle rotte, espone il conducente a sanzioni amministrative e a rischi concreti per la sicurezza stradale.
L’articolo 79 del Codice della Strada sancisce che l’automobilista è responsabile del corretto funzionamento di tutti i dispositivi del veicolo, incluse le frecce. In caso di violazione, la multa minima può partire da 85 euro, ma se la mancata attivazione degli indicatori avviene in situazioni di pericolo, come il cambio di corsia in autostrada, la sanzione può salire fino a 335 euro con decurtazione di punti dalla patente. Inoltre, in condizioni di scarsa visibilità, le Forze dell’Ordine possono vietare la circolazione del veicolo fino alla riparazione del guasto, poiché si tratta di un elemento fondamentale per la sicurezza.
Dal punto di vista pratico, guidare con frecce non funzionanti aumenta il rischio di incidenti, soprattutto tamponamenti o collisioni laterali, causati dalla mancata segnalazione delle manovre da parte del conducente. La distrazione e l’assenza di comunicazione chiara con gli altri utenti della strada sono tra le principali cause di questi incidenti.
Per prevenire problemi legati al malfunzionamento delle frecce, è essenziale effettuare una manutenzione periodica e attenta. Prima di mettersi alla guida, soprattutto se si prevede di affrontare lunghi tragitti o condizioni di traffico intenso, è buona pratica verificare il corretto funzionamento di tutte le frecce.
Il controllo può essere effettuato manualmente azionando gli indicatori e osservando il ritmo del lampeggio. Un’anomalia nei tempi di accensione o l’assenza di suono del cicalino interno (il caratteristico ticchettio che accompagna l’attivazione delle frecce) indica un malfunzionamento che necessita di intervento. In questi casi, oltre al controllo delle lampadine, è importante verificare la funzionalità del relè e la presenza di eventuali infiltrazioni d’acqua all’interno dei fanali.
L’umidità è infatti uno dei nemici principali degli impianti elettrici dell’auto e può comprometterne il funzionamento. Un’ispezione visiva accurata dei fari e delle guarnizioni può aiutare a prevenire danni più gravi, evitando cortocircuiti e corrosioni.
Per garantire la durata degli indicatori di direzione, oltre alla manutenzione ordinaria, è consigliabile rivolgersi regolarmente a un’officina specializzata per un controllo professionale, soprattutto in caso di frequenti malfunzionamenti o dopo incidenti che potrebbero aver coinvolto il sistema elettrico del veicolo.