Brando Badoer, figlio di Luca, racconta la sfida di crescere con un cognome importante, il passato in Ferrari, l’amicizia-rivalità con Kimi Antonelli e i suoi obiettivi per arrivare ai vertici.
Classe 2006, 19 anni compiuti ieri, una stagione appena conclusa in Formula 3 con Prema e tanta voglia di imprimere il proprio nome nel mondo del motorsport.
Brando Badoer, figlio dello storico pilota di Formula 1 e collaudatore della Ferrari Luca, inizia a correre in go-kart nel 2017, terminando diversi campionati in top 3. Nel 2022 passa alle monoposto, correndo in Formula 4 UAE, ADAC Formula 4 e nella Formula 4 italiana. Nel 2023 arrivano i primi podi, prima del salto in Formula Regional nel 2024, dove conquista la prima vittoria l’anno successivo.
Lo stesso in cui debutta in Formula 3 con Prema: una stagione iniziata in maniera complicata ma terminata in crescendo. Dopo aver partecipato a un camp della Ferrari Driver Academy nel 2022, è stata la McLaren a credere in lui e metterlo sotto contratto nel suo programma di sviluppo piloti.
Brando è un ragazzo con la testa sulle spalle. Oltre alla carriera nelle corse, dà molta importanza agli studi e si è diplomato questa estate. Così come Kimi Antonelli, pilota e amico che conosce molto bene, come ci ha raccontato.
Oltre all’amicizia e rivalità con l’attuale pilota Mercedes, Brando si è aperto sulla sua crescita come pilota, sull’essere un figlio d’arte e su molto altro. Buona lettura.
Com’è stato crescere in una famiglia già legata in maniera importante al motorsport?
“Ininfluente sulla mia scelta di intraprendere questo percorso. La mia famiglia non mi ha mai indirizzato verso le corse: è una passione che è nata dentro di me. Fin da bambino ho insistito tantissimo perché mio papà mi facesse provare il go kart. All’inizio avrebbero preferito che facessi qualcosa di più semplice, ma da quando hanno capito che io volevo far questo mi hanno sempre supportato”.
Il tuo nome ha avuto effetti negativi in termini di pressione o di percezione da parte degli altri?
“No, non ho mai sofferto di una pressione collegata a questo né l’ho percepita da parte degli altri. Sono sempre molto concentrato su me stesso e cerco di scrivere la mia storia“.
Chi è il tuo idolo?
“Sicuramente Michael Schumacher: un pilota che ammiro tantissimo e una persona fantastica”.
Come hai gestito la scuola assieme alle corse?
“Conciliare scuola e corse non è stato facile, soprattutto negli ultimi anni, quando gli impegni sportivi diventavano sempre più importanti e non riuscivo più a seguire le lezioni in presenza. Con molti sacrifici e impegno, però, sono riuscito a diplomarmi a luglio con un buon voto. Ne vado molto fiero, perché credo che la formazione sia molto importante per un ragazzo e che la scuola abbia un ruolo fondamentale”.
In passato sei stato invitato all’ACI summer scouting camp dalla Ferrari Driver Academy: come mai, invece, sei poi entrato nel McLaren Driver Development Programme?
“Sì, ho partecipato all’ACI Summer Camp a Fiorano, poi sono entrato nel McLaren DDP. Sono stato opzionato nel 2023 dopo la stagione di Formula 4 e sono entrato ufficialmente l’anno scorso, dopo la Formula Regional. Probabilmente era semplicemente destino che andasse così”.
Lì c’era anche Kimi Antonelli: è il pilota più forte con cui ti sei confrontato?
“Ho conosciuto Kimi quando eravamo ancora bambini nei kart, era uno dei miei più grandi rivali. Da lì è nata anche un’amicizia molto bella che continua tuttora. Lui ha avuto un percorso diverso dal mio, oggi è in Formula 1 e il mio obiettivo è raggiungerlo un giorno. Sicuramente è uno dei piloti più forti con cui mi sono confrontato”.
Come valuti la tua stagione in Formula 3?
“Non è stata semplice. Abbiamo avuto delle difficoltà, ma grazie al lavoro mio e del team siamo riusciti a trovare un buon equilibrio e a essere competitivi nella seconda metà del campionato. Nonostante questo, non abbiamo raccolto tutto ciò che meritavamo. Però ho imparato molto ed è stato un anno che mi ha formato e che sarà sicuramente utile per il futuro”.
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2026?
“Continuare a crescere come pilota e raggiungere un livello sempre più alto. Spero di raccogliere i frutti del lavoro fatto quest’anno e di lottare ai vertici della classifica“.
Foto: Formula 3, Prema, Dutch Photo Agency