Postille da Baku: Verstappen must watch F1, Ferrari sola nello sprofondo azero

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21 Settembre 2025

Max Verstappen si mette in testa un sogno impossibile, la Ferrari è campionessa sconsolata dei venerdì.

La lunga e gitante carovana della Formula 1 ha salutato Baku, diciassettesima location ad ospitare una gara di Formula 1 in questa stagione. Un fine settimana tipicamente azero, soprattutto in qualifica, con il record di sei bandiere rosse e la sensazione quasi sempre presente di essere spettatori di una montagna russa medievale, come la città vecchia situata a ben 28 metri sotto il livello del mare, anomalie da Mar Caspio.

Postille da Baku: Verstappen must watch F1, Ferrari sola nello sprofondo azero
Postille da Baku: Verstappen must watch F1, Ferrari sola nello sprofondo azero

Dai livelli del mare alla livella che ha messo su Max Verstappen, semplicemente ingiocabile. Sabato, mentre tutti andavano a muro o scorrazzavano nelle vie di fuga del circuito, lui segnava la pole position senza commettere la minima sbavatura. Una vittoria prenotata ieri e consolidata nell’italiana domenica, ad ora di pranzo. Un dominio incontrastato ed incontrastabile da parte del quattro volte campione del mondo che, al pari di quanto accaduto a Monza, ha lasciato le briciole agli avversari, un po’ come accadeva fino a due anni fa.

E’ tornato in quella modalità lì, anzi, l’ha sempre avuta nelle vene. Forse si è messo in testa anche un’idea meravigliosa e sognante visti i 69 punti che lo dividono da Oscar Piastri, il leader finito nel muro per ben due volte nel giro di 24 ore. Mancano sette gare alla fine (più due sprint) e se c’è qualcuno che può rendere possibile l’impossibile quello è proprio Max Verstappen, il “must watch F1” dei tempi moderni.

La notte fonda o lo sprofondo azero che ha lasciato a zero (o quasi) la tremenda Ferrari. Colpa del vento che si infila tra le case? Colpa delle temperature improvvisamente basse? Colpa delle qualifiche? La lista delle scuse è lunga come quelle della spesa prima che arrivi il trittico natalizio ma di dolce non c’è nulla, soltanto carbone amaro da digerire domenica dopo domenica. Lewis Hamilton e Charles Leclerc, quasi “il 7 e l’8” se non fosse per quella nona posizione del monegasco e il mancato swap nel finale con il compagno di squadra. la fotografia dell’ultimo anno rosso.

La Ferrari naufraga anche a Baku: Hamilton ottavo e Leclerc nono a fine gara
La Ferrari naufraga anche a Baku: Hamilton ottavo e Leclerc nono a fine gara

Gli avversarsi migliorano e vincono, altri ripartono da zero e sono ad un passo dal secondo mondiale consecutivo mentre la Ferrari no, resta ubriacata dalle chiacchiere e distratta da proclami invernali privi di fondamenti logici e veritieri. Maranello è la sede di una sitcom che non fa ridere, che suscita un senso di impotenza nei confronti di qualcosa di storico che non riesce più ad ergersi a leggendario.

E chi se lo sarebbe mai aspettato di vedere un podio di Carlos Sainz in Williams prima del baronetto Hamilton in Ferrari? Storie di Baku, storie di pista e di emozioni. Il duro lavoro e la sfortuna di un pilota caparbio che ieri ha provato a mettersi in contatto con Giove pluvio senza trovare gocce necessarie che gli dessero una pole position clamorosa. Ma poi la gara c’è stata e il Matador è stato semplicemente perfetto. Voleva regalare un podio alla Williams e a se stesso, oggi ce l’ha.

Come ce l’ha George Russell, debilitato da quei virus che prendono anche le ossa, dai possibili dubbi circa una sua presenza nel weekend azero e invece il britannico ha nuovamente sfoderato una prestazione eccelsa mettendosi al secondo posto, dietro all’irraggiungibile. Una Mercedes che viaggia col freddo e che permette ad Antonelli di ritrovarsi in un weekend che non vedeva da tempo, finalmente lineare e con un quarto posto da mettere in cascina. E’ stata la giornata dei tori, del redivivo Tsunoda e di Lawson, al suo miglior piazzamento in carriera.

Baku regala sempre magie quasi medievali, che vanno a confondersi nei passaggi nella città vecchia e di quell’ossimoro velocistico che vuole che le vetture sfreccino ad oltre 300 Km/h per le strade della città del vento. E forse c’è anche chi è più veloce del vento e che in testa ha un’idea meravigliosa, Max Verstappen.

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Alessio Evangelista

Mi chiamo Alessio Evangelista, nato a Pescara il 17/10/1996.

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