L’ultimo rapporto dell’Aci e dell’Istat sugli incidenti stradali nel nostro Paese ha portato alla luce una gravissima carenza su tutto il territorio. Ecco che cosa è stato rilevato e dove dovranno essere presi provvedimenti da parte del Governo.
Nonostante un leggerissimo calo degli incidenti mortali rispetto al 2023, anche lo scorso anno in Italia si sono registrati numeri elevatissimi in tal senso. Ben 3.030 persone, infatti, hanno perso la vita sulle strade del nostro Paese in seguito agli effetti di incidenti stradali su tutto il nostro territorio. La flessione rispetto all’anno precedente è stata dello 0,3%.
Questi sono i dati emersi dall’ultimo rapporto dell’Aci e dell’Istat sugli incidenti stradali in Italia. La situazione, però, sta fortunatamente migliorando dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, con l’inasprimento delle pene e delle sanzioni per le infrazioni maggiormente gravi e pericolose. Nei primi sette mesi del 2025, infatti, i decessi sono diminuiti del 10,6% e si è registrata anche una flessione del 3,6% circa in merito al numero dei feriti.
Numeri sicuramente incoraggianti, ma che non bastano ancora per evitare a tante persone di mettere in pericolo la propria vita ogni giorno in strada, a causa del comportamento irresponsabile alla guida di ancora troppi automobilisti. Quale dato, poi, ha messo in luce un grave problema strutturale presente in Italia? Ecco dove il Governo dovrà assolutamente prendere provvedimenti nel corso dei prossimi mesi.
Rapporto Aci e Istat sugli incidenti stradali in Italia: il dato inquietante che emerge
Se l’uso dello smartphone alla guida resta ancora l’infrazione maggiormente grave – con oltre metà delle patenti ritirate dovute a questo grave comportamento delle persone – c’è un altro dato che preoccupa tutti. Ci riferiamo al dato relativo all’effettivo stato delle infrastrutture nel nostro Paese.
Dal rapporto è emerso che l’urto di veicoli isolati contro ostacoli presenti sulla carreggiata ha causato per tutta la durata del 2024 ben 11.041 incidenti stradali. Di questi, ben 378 sono risultati essere fatali. Un aumento del 7% circa rispetto alla precedente valutazione.
Nello specifico, ecco la spiegazione data da Roberto Impero, esperto di sicurezza stradale: “Il nemico silente più pericoloso per l’incolumità di chiunque viaggi in strada è il guardrail. Quando manca si verifica la fuoriuscita del veicolo, con conseguenze spesso fatali. Ma anche la sua stessa parte finale, se non protetta da apposito terminale speciale, in caso di impatto, si trasforma in una lancia che penetra nell’abitacolo. Da cittadino, è inaccettabile che alcuni ostacoli e molte tratte stradali, sebbene se ne conosca la pericolosità, non siano oggetto di interventi tempestivi“.
Sarà necessario intervenire con tempestività in futuro sullo stato delle varie infrastrutture, in modo tale da ridurre ulteriormente il numero di incidenti stradali nel nostro Paese.
