Stellantis si ferma ancora: questa volta lo stop produttivo coinvolge marchi come la Fiat Panda e l’Alfa Romeo Tonale
Stellantis si ferma ancora. Un titolo a cui ormai abbiamo fatto, tristemente, abitudine a leggere più e più volte. Questa volta il gruppo ha comunicato che per “evitare di accumulare giacenze eccessive” (vale a dire a causa di scarse vendite, ndr). Con un mercato europeo tutt’altro che in fermento nell’acquisto di auto, Stellantis sembra non vedere luce in fondo al tunnel, dopo gli ingenti terremoti al vertice degli ultimi mesi.
Lo stop più pesante si è manifestato in Francia, precisamente a Poissy e in Campania, a Pomigliano d’Arco. Nel comune napoletano in particolar modo, dal 29 settembre sarà interrotta la produzione per sette giorni della Grande Panda, e per due settimane dell’Alfa Romeo Tonale.
Ma la settimana di blocco produttivo prenderà luogo anche in altri stabilimenti in Germania (Eisenach), Spagna (Madrid, che prevede addirittura due settimane di stop, e Saragozza) e Polonia (Tychy).
Ma ci sono anche buone notizie
Nonostante tutto e con enormi problemi gestionali al vertice, Stellantis nella giornata di ieri ha segnato un importante risultato nel campo della vendita dell’ibrido.
Il gruppo francese, nello scorso mese di agosto ha infatti registrato un aumento su base annua delle immatricolazioni di vetture ibride: una crescita delle vendite di veicoli ibridi che raggiunge una quota del 17% nel mercato totale UE30, consolidando il secondo posto tra i costruttori europei.
Un buon dato che vede la vendita di oltre 1.650.000 nuovi modelli ibridi, tra cui la Citroen C3 Aircross e Peugeot 208 a trainare. In particolar modo è proprio Peugeot a trascinare Stellantis ad una importante crescita economica: +7% ad agosto 2025 rispetto al 2024.
Foto: Stellantis X