Deserto Citroen storia

Gli si rompe la Citroen in pieno deserto, lui in 10 giorni costruisce una moto e si salva la vita

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Scritto da Francesca Testa

28 Settembre 2025

Gli si rompe la Citroen in pieno deserto, e lui in una decina di giorni compie un autentico capolavoro: così si salva la vita.

Quante volte ci è capitato di trovarci con l’auto con dei problemi in mezzo alla strada? Immaginiamo che almeno una volta nella vita di un automobilista questo si sia verificato.

La frustrazione per quella rottura, con la mente che va a pescare la possibile spesa di riparazione, le chiamate al carro attrezzi, la necessità di dover aspettare l’arrivo e l’amarezza di non potersene tornare a casa con la propria macchina. Momenti che di certo nessuno ricorda con affetto.

Beh, niente a che vedere con la storia che abbiamo deciso di raccontarvi all’interno di questo articolo. A una persona si è rotta la Citroen in pieno deserto, qualcosa che avrebbe demoralizzato chiunque. Come ne è uscito? Adesso ve lo raccontiamo, considerato che è davvero incredibile.

Gli si rompe la Citroen neld eserto e salva la situazione così: incredibile

La storia di cui abbiamo deciso di parlare all’interno di questo articolo racconta il celebre evento di Emile Leray, un elettricista francese che nel 1993 ha rischiato la vita in mezzo a un deserto del Marocco mentre lo attraversava con un’auto non idonea, la Citroen 2CV. Colpì una roccia con il suo modello a quattro ruote, e tanto fu sufficiente per rompere il mezzo di trasporto. In questo modo è rimasto bloccato a circa 32 chilometri dal villaggio più vicino. Aveva solo 10 giorni di acqua e cibo con sé, e così ha deciso di trasformare la sua automobile in una motocicletta. Impossibile, direte voi. Beh, forse per una persona normale, ma considerando che quest’uomo ha deciso di usare una Citroen 2CV per attraversare il deserto, è chiaro che parliamo di un soggetto fuori dal comune.

Comunque, tornando alla nostra storia, gli bastarono 12 giorni di lavoro per riuscire nella sua impresa: usando solo strumenti di base, ha smontato l’auto e costruito un veicolo dotato di solo mezzo litro d’acqua (quel che gli rimase della scorta iniziale). In ogni caso, fu sufficiente a raggiungere il villaggio. O meglio, individuò una pattuglia della polizia di frontiera, che lo ha riportato alla civiltà. Tuttavia, viene multato dalle autorità locali per via del suo veicolo non conforme. A prescindere da ciò, il suo piano ha funzionato e lui si è salvato.

Determinazione o follia? Ciò che è sicuro è che quell’elettricista francese appassionato di Africa è riuscito nella sua straordinaria impresa di salvataggio. Certo, avrebbe potuto provare a raggiungere il luogo abitato a piedi, ma con il caldo devastante del deserto sarebbe stato rischioso muoversi e perdere energie fondamentali con una scorta così tanto limitata fra acqua e cibo, senza contare che avrebbe potuto subire un colpo di sole da un momento all’altro. Ciò che è certo è che Emile Leray ce l’ha fatta, superando una situazione critica che in pochi sarebbero stati in gradi di scavalcare. E la sua storia, oggi, è veramente da romanzo all’ultimo respiro.

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