Limite velocità superato pericolo

Lo fermano mentre corre a 150 km/h, la sua scusa è surreale: “Correvo per…”

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Scritto da Francesca Testa

30 Settembre 2025

Quando si è di fronte a un pirata della strada, ci si può aspettare di tutto: quanto accaduto in tal senso però è davvero sorprendente.

Quando si è davanti a un pirata della strada, o potenziale tale, sono tante le domande che ci possono venire in mente efefttivamente. A volte la scusa dietro ai limiti di velocità scansati prepotentemente è l’alcol, mentre in altri casi sostanze stupefacenti presenti nel corpo.

Non sempre, però, la motivazione è legata alla mancanza di lucidità nell’individuo. Un errore umano, forse, o una scusa che nessuno si aspetterebbe mai di sentire o ascoltare.

Sicuramente stiamo facendo riferimento proprio al caso incriminato e che riguarda un automobilista che andava a 150 chilometri orari prima di essere bloccato dalle frorze dell’ordine. Di questa storia, oltre alla guida irresponsabile, sorprende non poco anche la motivazion dietro a questo singolare evento.

Va a 150 km/h in macchina, e spiega perché: è assurdo

Il protagonista di questa storia è un uomo di 36 anni, che andando a 150 chilometri orari con la sua automobile ha pensato bene di giustificarsi in maniera fantasiosa dinanzi alle forze dell’ordine appena è stato fermato. Già, perché l’automobilsita bloccato vicino a Cane, dove il limite era di 90 km/h, soltanto dopo un po’ di insistenza ha ammesso di aver esagerato al volante, tuttavia non senza evitare di rendere il tutto quasi demenziale.

A quanto pare, stava andando tanto veloce soltanto per asciugare la sua macchina dopo che l’aveva lavata. Andando così forte, quindi, secondo lui era plausibile evitare che si creassero aloni sulla carrozzeria. Chiaramente, questo fantasioso racconto non è stato sufficiente a evitare all’uomo di fare i conti con la legge. E infatti, il Tribunale di Caen gli ha consegnato una multa di 600 euro, anche se non gli è stata la sospesa la patente e tantomeno pare che abbia perso punti sulla medesima. Per quanto non si tratti di una contravvenzione leggera, all’uomo sarebbe potuta andare decisamente molto peggio di così.

Tutto sommato, ha ancora la sua auto, ha ancora la sua patente, presumiamo che abbia pagato la multa – fa il dirigente d’azienda – e in più ha una storia divertente da raccontare a colleghi, amici e familiari. A prescindere, però, questo caso ci insegna che non c’è alcuna ragione per superare largamente i limiti di velocità. Il viaggio diventa semplicemente più pericoloso, e oltre alla propria vita si rischia di danneggiare anche quella degli altri.

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