Il CEO della F1, al BSMT, ha sottolineato l’importanza di rendere accessibile il linguaggio tecnico, coinvolgendo nuovi appassionati e giovani fan con strumenti innovativi come… la Kids TV
La Formula 1 si prepara a una rivoluzione tecnico-sportiva tra le più interessanti e drastiche nella storia del motorsport. Nuova aerodinamica, nuove implementazioni e soprattutto una nuova PU: dal rapporto 80-20 tra termico ed elettrico si passerà ad un 50-50, trasformando così le attuali vetture.
E con il cambio regolamentare in arrivo nel 2026, l’obiettivo è rendere comprensibili anche i concetti più tecnici, evitando che termini e procedure restino un mistero per chi si avvicina allo sport per la prima volta.
Insomma, non solo rivoluzione “in pista”: servirà un vero e proprio lavoro meticoloso e preciso di corretta comunicazione anche a chi di Formula 1 ne sa poco e nulla, o si rischierà di creare un harakiri che calerà l’hype sul Circus.
Le parole di Stefano Domenicali
Così Stefano Domenicali ha parlato alla puntata del BSMT: “Uno dei temi fondamentali oggi è il linguaggio. Diamo per scontato che certe parole, che fanno parte del nostro gergo, siano conosciute da tutti. Non è così.
Il prossimo anno ci sarà un cambiamento regolamentare molto importante e uno dei nostri focus, da qui all’inizio della nuova stagione, sarà decodificare lo sport con parole semplici e accessibili. Se non lo facciamo, perdiamo un’opportunità. Tanta gente si sta avvicinando alla Formula 1 senza sapere cosa c’è realmente sotto la macchina.
Per la mia generazione di sessantenni, ad esempio, il cambio era una delle cose più belle. Oggi, se chiedi a mia figlia cos’è il cambio, non lo sa. Dobbiamo cambiare approccio comunicativo.
Lo scorso anno abbiamo lanciato anche la Kids TV: stesso prodotto, stesse immagini televisive, ma grafiche diverse, telecronisti giovani, musiche diverse. Perché macchine e piloti restano il cuore del nostro sport, ma il modo di comunicarlo deve evolvere. È questa la nuova dimensione che stiamo affrontando, per rendere la Formula 1 sempre più coinvolgente e raccontarla nel modo migliore.”