Figlio d’arte e protagonista della nuova generazione italiana delle corse, a soli 18 anni Nicola Lacorte ha già lasciato il segno tra Formula 4, Formula 3 ed endurance. In esclusiva per GPKingdom, racconta la sua carriera, la sua vita e i suoi obiettivi.
A soli 18 anni, Nicola Lacorte è uno dei nomi più promettenti nel panorama motoristico italiano. Se non avete ancora sentito parlare di lui, succederà presto. Nel frattempo, ci siamo noi. Nato a Pisa nel 2007, Nicola cresce in un ambiente già legato al motorsport: suo padre Roberto è infatti un pilota endurance.
Dopo i primi successi nei kart, vince il Supercorso Federale ACI Sport nel 2022 e passa alle monoposto, vincendo gare nella Formula 4 Italiana e gareggiando anche in Formula Regional con Trident. Nel 2025 passa in Formula 3 con DAMS dopo aver debuttato anche nelle gare GT alla 24 Ore di Daytona assieme a suo padre, Antonio Fuoco e Lorenzo Patrese, un altro figlio d’arte. Scopriamo assieme la sua storia.
Com’è nata la tua passione per le corse e quando hai capito che volevi diventare un pilota?
“La passione naturalmente è sempre stata in me. Il fatto che mio padre sia un pilota mi ha aiutato a conoscere questo mondo, ma non a forzare la mia passione”.
Cosa ti ha trasmesso tuo papà?
“Quando ero piccolo, guardavamo sempre la Formula 1 insieme. Quando lui è entrato a correre nell’endurance, ho scoperto un nuovo mondo di cui mi sono innamorato immediatamente”.
Hai mai pensato di intraprendere una strada diversa dalle corse?
“No, mai. Sto continuando gli studi con l’obiettivo di laurearmi un giorno, ma questo non entrerà mai in conflitto con la mia carriera”.
Nel 2022 hai partecipato a uno scouting camp con la Ferrari Driver Academy: sei rimasto deluso di non essere poi entrato?
“È stata una bellissima esperienza, specialmente così presto nella mia carriera, ma non rimpiango niente: l’opportunità che ho avuto con Alpine è più che soddisfacente per ora”.
Come hai vissuto il passaggio dai kart alle monoposto?
“Il salto da kart a monoposto è piuttosto grande, non a caso ci sono spesso sorprese quando un pilota passa dal kart alla Formula 4. Io penso di aver sorpreso positivamente”.
Che ricordi hai del tuo primo podio e della tua prima vittoria nella Formula 4 italiana nel 2023?
“Ricordo che nel weekend della mia prima vittoria in Formula 4 tutto funzionava bene: le aspettative del team erano alte, ma non mi sarei mai aspettato di vincere nel mio primo weekend. Spero di ripetermi più spesso nella prossima stagione”.
Quest’anno, a inizio giugno, in una sola settimana sei stato sospeso per una gara e hai accumulato 18 punti di penalità: come sei riuscito a superare quel momento a livello psicologico?
“Era ovvio che avessi bisogno di qualche gara per adattarmi ad un campionato come la Formula 3 e il periodo della triple header mi ha fatto crescere molto. Psicologicamente non sarebbe potuto andare meglio: ho preso una pausa, mi sono allenato tanto e sono tornato più forte”.
Hai da poco debuttato nell’IMSA: quali sono le principali somiglianze e differenze rispetto alle formule minori in Europa? E in quale dei due percorsi ti vedi maggiormente in futuro?
“Non saprei, però so che è stata l’esperienza migliore che abbia fatto finora nella mia carriera e non vedo l’ora di tornarci”.
Leggi anche: F3, UFFICIALE! Prema completa la sua line-up con James Wharton e Louis Sharp
Qual è stato il pilota più forte contro cui hai corso finora?
“Per sole 3 gare ho incrociato Kimi in Formula 4 e penso che, come talento puro, sia il più forte contro cui ho corso. Sono anche stato in squadra con Antonio Fuoco nell’IMSA e penso che sia il pilota più completo in tutta l’endurance al momento”.
Hai o hai avuto un pilota o una squadra preferita in Formula 1?
“Da piccolo sono cresciuto guardando Fernando Alonso in Ferrari, quindi questa è la combinazione che ho sempre avuto a cuore da bambino. Naturalmente, negli ultimi anni ho iniziato a tifare anche per l’Alpine, ma Alonso resterà sempre il mio idolo”.
“Da piccolo sono cresciuto guardando Alonso in Ferrari: resterà sempre il mio idolo. Kimi Antonelli e Antonio fuoco sono i piloti più forti con cui ho corso” – Nicola Lacorte
Come riesci a bilanciare studio, vita personale e il lavoro da pilota professionista a soli 18 anni? Quali sono i tuoi hobby o passioni fuori dalla pista?
“Sono molto soddisfatto di come gestisco vita privata con sport e scuola. Quando sono a casa cerco di passare più tempo possibile con la mia fidanzata, i miei amici e la mia famiglia e staccare per quanto possibile dalle corse. Per quanto riguarda la scuola, mia madre mi ha sempre dato una mano indispensabile e le sarò sempre grato per questo. Mi piace molto la musica, la corsa e i viaggi. Quando sono a casa sono il ragazzo più normale della terra”.
Foto: Formula 3
