Bagnaia crolla a Mandalika: dalla gloria di Motegi a un sabato da incubo, il campione Ducati… ora chiede spiegazioni al team.
Pecco Bagnaia ha vissuto un’altra giornata da incubo nel sabato del Gran Premio d’Indonesia di MotoGP. Dopo l’exploit di Motegi, dove il campione del mondo aveva ritrovato il miglior feeling grazie a una moto più vicina alla GP24 (che alla GP25) con cui si era sentito a suo agio nel 2024, vincendo sia la sprint che la gara lunga, a Mandalika è arrivata una dura battuta d’arresto.
Il pilota Ducati non è andato oltre il 16º posto in qualifica, peggiore tra gli uomini di Borgo Panigale, e nella Sprint si è ritrovato subito senza ritmo, scivolando all’ultima posizione. Bagnaia ha chiuso solo 14º, a 13 secondi dal penultimo e ben 29 dal vincitore Marco Bezzecchi, in una corsa durata appena… 13 giri.
Scuro in volto ma ironico nelle parole, Bagnaia ha sottolineato che quanto successo non dipende da lui:“La sola fortuna è che a Motegi è andata come è andata, il miglior weekend possibile. So bene che lì ho dimostrato il mio potenziale, non ho nulla da provare. Quello che è successo oggi non dipende dal mio livello di guida, ho dato tutto come sempre”, ha detto a DAZN.
Sul problema tecnico, il tre volte campione del mondo ha addirittura allertato per la sua sicurezza:“Ho avuto movimenti incontrollabili in moto, spesso ho dovuto chiudere il gas, altre volte mi sono trovato senza freni. È pericoloso correre così, ma siamo abituati. Quello che è successo oggi, per me, è inaccettabile. Voglio che me lo spieghino”, ha dichiarato.
Pur escludendo Michelin, il riferimento di Bagnaia sembra chiaro: la Ducati. “Qualcosa è successo, non so cosa. Una settimana fa vincevo con due secondi di vantaggio, oggi sono due secondi più lento al giro rispetto ai primi. È impossibile. Io non so spiegarmelo, devono farlo loro. Hanno i dati, io no”.
Infine, il #63 non si è mostrato ottimista per la gara di domenica: “Come ho detto, è qualcosa fuori dal mio controllo”.