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La telecamera killer rovina automobilisti: oltre 400.000 multe in Italia

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Scritto da Francesca Testa

15 Ottobre 2025

In città dove la mobilità è da sempre una sfida quotidiana, la tecnologia si fa sentinella rigorosa e inflessibile, pronta a sanzionare ogni irregolarità.

Nel cuore della Capitale, un nuovo sistema di controllo del traffico fa discutere e segna un cambio di paradigma nella gestione delle infrazioni stradali. Il sistema Cerbero, installato sulle auto della polizia municipale, ha già emesso oltre 460.000 multe nei primi cinque mesi del 2025, confermandosi come uno strumento di sorveglianza particolarmente efficace ma anche al centro di dibattiti su privacy e correttezza dei controlli.

Un sistema di controllo tecnologicamente avanzato

Cerbero non è una semplice telecamera: si tratta di un dispositivo digitale dotato di sofisticati algoritmi capaci di scansionare le targhe delle auto in sosta e di incrociare rapidamente una vasta gamma di dati. Questo sistema verifica il pagamento del parcheggio, la validità dell’assicurazione, la regolarità del bollo e la correttezza della sosta, rilevando doppie file, soste vietate e abusi sulle strisce blu senza autorizzazione.

L’elemento che distingue Cerbero da altri sistemi di controllo è la sua capacità di operare in tempo reale senza necessità che gli agenti si fermino o scendano dall’auto. Le telecamere montate sui veicoli dei vigili urbani raccolgono le informazioni e le trasmettono immediatamente, permettendo così di accelerare il processo di rilevazione delle infrazioni. Tuttavia, la decisione finale sull’emissione della multa rimane sempre nelle mani di un agente, scongiurando così l’idea di un sistema completamente automatizzato e privo di supervisione umana.

Roma, città nota per la sua complessa situazione viaria e per la diffusione della cosiddetta “sosta selvaggia”, ha subito un cambiamento significativo con l’introduzione di Cerbero. Nelle prime settimane del 2025, il sistema ha registrato una media superiore a 92.000 sanzioni al mese, accumulando un totale di oltre 460.000 multe solo nei primi cinque mesi. Questi dati confermano un trend in crescita rispetto all’anno precedente, che aveva già visto un milione e 170.000 multe complessive a livello annuale.

Non solo sosta irregolare: Cerbero ha permesso anche di identificare numerosi veicoli privi di copertura assicurativa, con bollo non pagato o altre irregolarità amministrative. L’efficacia del sistema ha inoltre colpito anche auto elettriche e ibride, spesso considerate meno soggette a controlli, dimostrando che nessun veicolo è esente dalle regole.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso apprezzamento per i risultati ottenuti, sottolineando come il sistema rappresenti un “passo avanti decisivo nella lotta alla doppia fila e alla sosta abusiva, due fenomeni che contribuiscono in modo rilevante a congestionare il traffico cittadino e complicare la mobilità urbana.”

Nonostante l’efficienza, Cerbero non è esente da polemiche. Le associazioni di automobilisti e alcuni esperti di diritto alla privacy hanno sollevato dubbi sull’estensione della raccolta dati e sul possibile uso improprio delle informazioni personali. La capacità del sistema di incrociare più banche dati in tempo reale ha acceso il dibattito sul rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.

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