Ocon confessa: “Mi chiamavano ‘zingaro’ perché vivevo in roulotte. Il preside mi disse…”

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Scritto da Stefano Zambroni

14 Ottobre 2025

Il pilota francese racconta i sacrifici e le difficoltà della sua infanzia: dalle notti passate in roulotte ai pregiudizi subiti, fino alla rivincita in Formula 1

All’apparenza duro in pista, ma sensibile e cuore d’oro fuori: Esteban Ocon, oggi pilota della Haas F1 Team a partire dall’inizio del 2025, ha condiviso una toccante testimonianza sul suo passato difficile, raccontando la sua infanzia segnata da sacrifici, pregiudizi e… determinazione, caratteristica chiave nel suo percorso da zero alla Formula 1.

Ocon confessa: “Mi chiamavano ‘zingaro’ perché vivevo in roulotte. Il preside mi disse...”
Ocon confessa: “Mi chiamavano ‘zingaro’ perché vivevo in roulotte. Il preside mi disse…”

Intervistato dal canale YouTube Legend, il francese ha ripercorso i momenti più duri della sua vita prima di arrivare ai vertici del motorsport.

“Tornavo a casa dalla gara la domenica sera; la mattina mi svegliavo davanti alla scuola. Era più facile così quando tornavamo in auto, perché non avevamo esattamente un posto dove stare. Stavamo a casa di mio cugino per la maggior parte del tempo, parcheggiavamo lì la nostra roulotte. Ma poiché era già molto tardi, guadagnavamo tempo parcheggiando davanti alla scuola, poi andavo direttamente a lezione. Non avevo molti amici, mi chiamavano ‘zingaro’.”

Ocon, la vita in roulotte ed il preside che non credeva in lui

Un’infanzia segnata dalla passione per le corse ma anche dalle difficoltà economiche. I genitori di Ocon hanno sacrificato tutto per permettergli di correre, arrivando a vivere in roulotte pur di sostenere i costi delle gare.

“Non è stato facile, ho perso parecchie lezioni, perché il venerdì dovevamo andare alle prove libere. Persino il preside della scuola, all’epoca, mi disse che dovevo smettere di correre perché questo è uno sport da ricchi e quindi non sarei andato da nessuna parte. È triste dire a un bambino di 10 o 11 anni che non può realizzare il suo sogno.”

Ocon confessa: “Mi chiamavano ‘zingaro’ perché vivevo in roulotte. Il preside mi disse...”
Ocon confessa: “Mi chiamavano ‘zingaro’ perché vivevo in roulotte. Il preside mi disse…”

Nonostante le difficoltà e le parole scoraggianti ricevute da bambino, Ocon non ha mai smesso di crederci. La sua storia è diventata un esempio di tenacia e rivincita: dal “ragazzo della roulotte” a vincitore di un Gran Premio di Formula 1 (Ungheria 2021), dimostrando che la passione e la determinazione possono superare ogni barriera. E, nel suo caso, anche arrivare all’Olimpo del mondo dello sport.

Il suo consiglio ai giovani? Eccolo:

Consiglio ai giovani di impegnarsi a scuola — dice Esteban — non sai mai cosa riserva il futuro.”

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Stefano Zambroni

Nato a Lecco nel 2003, ho fondato GPKingdom nel 2021. Da allora racconto il mondo delle corse e, insieme al team di GPK, costruisco spazi dove i fan possono viverlo da protagonisti.

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