Ferrari motivo assurdo

La Ferrari con un solo specchietto: perché l’hanno fatta così

User avatar placeholder
Scritto da Francesca Testa

16 Ottobre 2025

Perché questo noto modello è fatto così? La risposta ha a che fare con la politica di Ferrari!

La Ferrari Testarossa continua a esercitare un fascino senza tempo, rimanendo uno dei modelli più iconici nella storia delle vetture sportive italiane. Presentata nel 1984, la Testarossa si distingue non solo per il suo design audace e le dimensioni imponenti, ma anche per una caratteristica tecnica che ha suscitato curiosità tra appassionati e collezionisti: la presenza di un solo specchietto retrovisore esterno nelle prime versioni.

Negli anni Ottanta, la normativa italiana in materia di omologazione veicolare imponeva un solo specchietto retrovisore esterno obbligatorio, a cui si aggiungeva quello interno. La Ferrari, sfruttando questo “cavillo” legislativo, decise di adottare il monospecchio sulla Testarossa, posizionandolo sul lato sinistro, quello del guidatore, a un’altezza superiore rispetto agli standard odierni. Questa soluzione non fu casuale, ma frutto di un attento studio aerodinamico svolto in galleria del vento, dove i tecnici di Maranello notarono che ridurre il numero di elementi sporgenti migliorava significativamente il flusso d’aria intorno alla carrozzeria.

Con una larghezza di quasi 2 metri, la Testarossa rappresentava una sfida aerodinamica non trascurabile, e il monospecchio si rivelò una scelta vincente per contenere la resistenza dell’aria, contribuendo anche al caratteristico profilo aggressivo dell’auto. Tuttavia, questa soluzione comportava delle difficoltà pratiche per il conducente: la mancanza dello specchietto destro rendeva più complicate le manovre di parcheggio e i cambi di corsia, richiedendo una maggiore attenzione e abitudine da parte del pilota.

Quanto vale una soluzione estetica 

La configurazione con un solo specchietto venne mantenuta solo per i primi anni di produzione, fino al 1986 circa. Dal 1° gennaio 1987, infatti, entrò in vigore una nuova normativa che impose l’obbligo di dotare le vetture di due specchietti retrovisori esterni, uno per lato. Di conseguenza, la Ferrari modificò la Testarossa introducendo il secondo specchietto, che migliorò la visibilità laterale, pur modificando leggermente l’originalità stilistica del modello.

Oggi, la versione con il singolo specchietto è considerata una rarità e un pezzo da collezione molto ambito. Questa peculiarità tecnica, unita al valore storico e al fascino estetico della Testarossa, ha contribuito ad accrescere il suo valore sul mercato delle auto d’epoca, rendendo questi esemplari particolarmente ricercati dagli intenditori.

Testarossa specchietto Unico

Il motivo per cui ne ha uno solo! (Wikipedia) – www.GP.Kingdom.it

La Testarossa non è l’unica Ferrari ad aver sperimentato soluzioni insolite per gli specchietti. La Ferrari Enzo, ad esempio, montava due specchietti retrovisori completamente differenti tra loro, a sottolineare l’attenzione di Maranello verso il design e le prestazioni aerodinamiche. In questo contesto, il monospecchio della Testarossa rappresenta un simbolo di come le esigenze tecniche e le normative possano influenzare fortemente l’estetica e la funzionalità di una supercar.

Questa scelta, apparentemente limitante dal punto di vista pratico, è diventata un elemento distintivo e riconoscibile, capace di raccontare un’epoca e un modo di progettare che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobilismo italiano.

×