Notizia bomba trapelata dal paddock F1: la casa dei quattro anelli, che dal 2026 rileverà la Sauber, pare stia lavorando ad una super Power Unit. Ad oggi, secondo i rumors, sembra poter competere alla grande con quella Mercedes, considerata la più pronta ai nastri di partenza
Dalla prossima stagione le vetture di F1 subiranno modifiche tra le più impattanti mai viste, che interesseranno soprattutto le Power Unit, dotate di potenza generata a metà tra motore a combustione e quello elettrico. Quello che è trapelato recentemente dalla fabbrica di Neuburg è che la PU tedesca avrebbe superato il muro dei 400 KW, toccando e superando i 540 cavalli di potenza.
Marzo 2026 quindi si avvicina e, a fronte di un cambio regolamentare così controverso e ancora poco chiaro, per chiunque anche tra gli addetti ai lavori è ancora prematura qualsiasi sentenza o previsione per l’elevato numero di variabili dettate sia dai nuovi obblighi della direttiva tecnica, oltre alla presenza di nuovi costruttori autonomi, tra cui Audi e Red Bull Ford, che sono totalmente della carte coperte.
Sono solo numeri perciò e vanno presi decisamente con le pinze, ma se correlati con i dati apparenti di Mercedes (che parlano di 420 KW e 571 CV) non sarebbero per nulla negativi, anzi.
Ciò che è certo è che bisogna prepararsi ad un rimescolamento dei valori e dei rapporti di forza massivo, anche perchè la potenza del motore sarà fondamentale ma non sarà assolutamente sufficente qual’ora le altri componenti della vettura si troveranno ancora indietro con gli sviluppi; in questo senso, sarà letteralmente tutto possibile e non ci resta che attendere i primi test stagionali per farci un’idea.
Il marchio tedesco sbarca nella massima categoria motoristica come principale novità della nuova era assieme al progetto GM Cadillac, con la differenza che quest’ultimo dovrà pensare a progettare da zero, mentre la casa germanica ha preso le redini di un attuale Kick Sauber in crescita, uscente da una stagione 2025 decisamente positiva contro ogni pronostico. E ora è pronta, ora che diverrà team e motorista ufficiale, a buttare le basi per un futuro ciclo di successi.

L’entusiasmo, soprattutto dopo questi recenti dati, è lecito che ci sia, e la partita di Audi sarà sicuramente stimolante. Ma, come le parole dello stesso Mattia Binotto fanno intendere, servirà cautela e progettazione accurata per raggiungere traguardi che gli addetti ai lavori tedeschi sicuramente non si precludono e hanno tutto per poter raggiungere.
In questo senso, l’Head of Audi F1 Project ha dichiarato apertamente la volontà di lanciare un piano quinquennale con l’obiettivo di vincere per il 2030. Queste le sue parole: “La F1 è lo sport più complesso e non solo nel Motorsport. Questo per dimensione e tecnologia. La storia insegna che tutti i cicli vincenti si basano su un periodo di preparazione che va da 5 ai 7 anni. Vogliamo farcela in 5 anni: tre per costruire e due consolidare”.
Tutto è quindi molto chiaro ai vertici della nascente scuderia, e sia che essa parta da subito tra i contendenti ai piani alti, sia che ci arrivi gradualmente, è certo che siamo davanti ad un progetto che, probabilmente, farà della propria grande ambizione la sua arma per il successo.