Attacco hacker auto

L’attacco hacker spezza le gambe al marchio: vendite in calo di un terzo

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26 Ottobre 2025

La casa automobilistica europea ha fatto i conti con un attacco hacker. Il precedente spaventa a morte i clienti di tutti i brand europei.

L’industria automobilistica europea ha subito un duro colpo nel mese scorso a causa di un attacco informatico che ha paralizzato la produzione di un importante brand, il più grande datore di lavoro nel settore automotive nel Regno Unito. Secondo i dati diffusi dalla Society of Motor Manufacturers and Traders  la produzione di veicoli del brand è crollata del 35,9%, un calo che ha inciso pesantemente sull’intero comparto nazionale.

L’attacco informatico ha portato l’azienda a fermare le attività produttive per diverse settimane. Solo a partire dal 16 ottobre le fabbriche del gruppo sono tornate pienamente operative, con l’impianto di Halewood – che produce modelli di punta del marchio – ultimo a riavviare la produzione. La sospensione ha causato una riduzione drastica delle uscite dalle catene di montaggio, con appena 54.319 veicoli prodotti a settembre rispetto agli 84.682 dello stesso mese del 2024.

Adrian Mardell, CEO del’azineda, ha dichiarato: “Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma la nostra ripresa è ormai avviata con decisione”. Tuttavia, l’attacco ha già lasciato un segno profondo: il Centro di Monitoraggio Cyber indipendente ha stimato un danno economico complessivo pari a circa 1,9 miliardi di sterline per l’economia britannica.

Un precedente pericoloso 

L’attacco subito dal Gruppo JLR o Jaguar-Land Rover è stato tremendo e i dati parlano chiaro. Nel complesso, nei primi nove mesi del 2025 sono stati prodotti 582.250 veicoli nel Regno Unito, con un calo del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il mercato interno ha subito un calo più marcato (-34,1%) rispetto alle esportazioni (-24,5%). Le esportazioni rappresentano circa il 75% della produzione totale e i principali mercati esteri sono l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Turchia, il Giappone e la Corea del Sud.

Land Rover Jaguar
Gruppo Land Rover Jaguar in ginocchio dopo l’attacco – www.GP.Kingdom.it

Nonostante la crisi di JLR, gli altri grandi produttori britannici come NissanStellantis e Toyota hanno registrato incrementi nella produzione, confermando che il calo complessivo è riconducibile esclusivamente all’interruzione causata dall’attacco hacker. Mike Hawes, amministratore delegato della SMMT, ha commentato: «Il calo di settembre non è stata una sorpresa, dato il fermo nelle fabbriche JLR. Il settore resta comunque sotto forte pressione».

Un ulteriore elemento di preoccupazione per l’industria automobilistica britannica riguarda la decisione del governo di terminare a partire da aprile 2026 l’Employee Car Ownership Scheme. Questo schema consente ai dipendenti delle case automobilistiche e dei concessionari di acquistare vetture nuove a condizioni altamente vantaggiose, con pagamenti mensili molto bassi e senza obbligo di pagare tasse sul benefit in natura: in questo momento complesso, l’addio a questa misura sarebbe un ulteriore problema. L’attacco hacker subito da JLR e le sue tremende conseguenze non fanno altro che gettare preoccupazione sulla vulnerabilità di grandi marchi all’attacco di esperti di cibernetica; servono urgentemente misure di sicurezza virtuale. 

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