L’hanno lasciata lì per oltre 10 anni di fila. Alla fine, questa vettura si è trasformata in un’attrazione…che riceve regolarmente visite e recensioni!
Da oltre un decennio, una Volvo S80 abbandonata cattura l’attenzione di turisti e curiosi sull’isolotto nell’ex cava di Ottawa, trasformata ora in un suggestivo lago artificiale. Un mistero che è diventato fenomeno virale grazie alle immagini diffuse soprattutto da Google Maps, svelando una storia ben più complessa dietro a quel singolare “parcheggio” insolito e apparente abbandono.
Nel 2012, Scott Mann, proprietario della vettura e di un’autofficina locale, decise di trasformare un gesto apparentemente strano in un vero e proprio esperimento sociale e di marketing. La Volvo S80 a gasolio, infatti, non era stata dimenticata o persa per caso sull’isolotto, ma posizionata lì volontariamente da Mann che voleva provocare curiosità e creare un gioco per la comunità locale.
L’idea originale era semplice: invitare i cittadini a indovinare come l’auto fosse finita in un punto così insolito, all’interno di quella che un tempo era una cava mineraria. Per realizzarla, Mann si avvalse di un carroattrezzi per trainare la vettura sull’isolotto, seguito dall’uso di un escavatore per rimuovere la terra attorno al veicolo, dando così vita a una vera e propria isola con la macchina al centro.
Il sito, oggi noto con il soprannome di The Volvo Island, è diventato meta di numerose visite. Le recensioni su piattaforme dedicate raggiungono ormai quota duecento, con testimonianze di famiglie che hanno immortalato ricordi, e persino racconti di proposte di matrimonio avvenute in questo luogo insolito.
Una trasformazione naturale e un’attrazione senza tempo
Dopo l’installazione dell’auto, la cava venne allagata, trasformandosi in un lago artificiale profondo oltre dieci metri. Questo ha reso l’accesso alla Volvo sempre più difficile, con uno scalino di quasi 12 metri da superare, scoraggiando i visitatori dal raggiungere direttamente il veicolo, considerato pericoloso da Mann stesso.
Nonostante le numerose potenzialità commerciali, Scott Mann ha scelto di non rimuovere il veicolo, che è rimasto lì a lungo, diventando un simbolo di creatività e un’attrazione unica nel panorama turistico locale. La sua autofficina, pur avendo beneficiato di una certa visibilità indiretta, non è mai stata l’unico scopo del progetto, che ha invece assunto un valore culturale e di curiosità condivisa. L’immagine della Volvo dall’alto, immortalata dalle mappe satellitari di Google, mostra una scena quasi surreale: una macchina storica, l’unico segno tangibile di presenza umana, incastonata tra due rocce in una penisola solitaria.
L’auto, che per le persone ignare della storia che ha dietro rappresenta un enigma, continua a suscitare interesse e domande. Qualcuno è scettico sull’intera vicenda, mentre altri si lasciano affascinare dalla leggenda che si è creata attorno all’isolotto. La storia di Scott Mann e della sua Volvo S80 dimostra come un semplice gesto possa trasformarsi in un’attrazione capace di resistere al tempo, intrecciando elementi di arte, natura e ingegno umano.
Oggi, con l’auto ancora lì, visibile da ogni angolazione grazie agli strumenti digitali, la “Volvo abbandonata di Ottawa” rimane un caso unico nel suo genere, un’opera d’arte involontaria nel paesaggio americano, capace di catturare l’immaginazione di chiunque incroci il suo sguardo.
