Siamo abituati a ricordare la Miura come prima automobile del marchio italiano. Ma è davvero così? No, questa è la prima auto di Ferruccio Lamborghini.
La casa italiana Lamborghini è forse uno dei pochissimi marchi di successo nati letteralmente per una sfida: la famosa storia di Ferruccio Lamborghini che si sarebbe sentito insultato da Enzo Ferrari dopo aver fatto notare un problema su una vettura del Cavallino da lui acquistata pare essere vera. E da questa famosa litigata tra i due imprenditori nacque la casa di Sant’Agata, responsabile della produzione di alcune vetture iconiche tra cui la famosa Miura.
La famosa Lamborghini Miura degli anni 60 fu il primo, grande successo economico e commerciale del marchio italiano. Tuttavia, non è stata come credono la prima supercar del brand italiano. Prima di lei, nel 1964 e fino al 1968, è nata infatti una sportiva molto sottovalutata. Prodotta in appena 418 esemplari, questa automobile che oggi vale una fortuna è la prima fatica di Ferruccio e del suo team di esperti ed ingegneri.
L’uscita sul mercato della Lamborghini 3500 GT è stata un momento cruciale per l’automotive italiano: prima di allora, nessun brand aveva davvero sfidato Ferrari sul suo campo, come fece l’azienda agricola passata alla costruzione di auto sportive. Ma che tipo di auto era la sportiva 3500 GT e perché oggi se ne parla così poco? Tuffiamoci subito nella storia di un modello che è stato la vera pietra miliare dell’azienda.
Un modello inestimabile!
Nella costruzione della 3500 GT venne coinvolto anche un ex Ferrari, Giotto Bizzarrini, ingegnere che aveva anche provato a lanciarsi nel settore dei motori con una casa che portava il suo nome, dopo aver avuto le sue dispute personali con Enzo Ferrari a sua volta. La creazione di Bizzarrini e Lamborghini era una sportiva con telaio tubolare, sostenuto da quattro sospensioni indipendenti. Il design filante si distingueva dai modelli di Ferrari del periodo e i fari circolari li avremmo poi ritrovati sulla più iconica Miura.
La parte più interessante dell’automobile è sicuramente il motore V12 da 3,5 litri, un prodotto di ingegneria notevole che consentiva una velocità massima superiore ai 250 chilometri orari e che consentiva di staccare da 0 a 100 in soli 6,6 secondi. Lunga 4,6 metri, l’auto aveva una inedita configurazione da due posti più un terzo situato posteriormente, noto come “posto di fortuna”. Il prezzo ad oggi può arrivare anche a 2 milioni di euro a seconda del numero di produzione della vettura.
L’auto è stata recentemente esposta alla manifestazione Auto e Moto d’Epoca 2025 di Bologna: parliamo della vettura con numero 2 di telaio, un esemplare dall’inestimabile valore storico e che ha attirato moltissimi fans del marchio. Se avete la possibilità di recarvi nel capoluogo emiliano, non può mancare una visita a questo incredibile reperto storico.
