Dura veramente troppo, questo semaforo rosso scatena la polemica tra i guidatori che hanno dovuto averci a che fare.
In queste ore un singolare primato ha attirato l’attenzione internazionale: un semaforo rosso che dura 11 minuti. Una vera e propria tortura per gli automobilisti locali e un motivo di scherno per gli osservatori stranieri, che hanno ironizzato sulla gestione della viabilità elvetica, spesso lodata per la sua precisione e efficienza.
Un semaforo che rimane rosso per 11 minuti consecutivi è qualcosa di assolutamente fuori dal comune, soprattutto in un Paese europeo civilizzato, famoso per la puntualità e la perfezione della sua rete di trasporti. La situazione si è verificata all’incrocio tra Rue Pierre-Beau, Chem-de-Chenailleta e Avenue de Longueville, una zona già complessa per la presenza di una linea tranviaria che attraversa l’incrocio e la vicinanza di scuole e di un centro sportivo.
La lunga attesa al semaforo ha generato non solo frustrazione tra gli automobilisti, ma anche un’ondata di ironia e critica da parte dei media stranieri, in particolare francesi, che hanno preso di mira questa anomalia come esempio di inefficienza svizzera. La vicenda è diventata virale, dimostrando come anche le realtà più organizzate possono incappare in disfunzioni degne di essere derise.
Perché un semaforo rosso dovrebbe durare così a lungo? Cittadini infuriati
Questo semaforo che sfida pure i più lenti semafori italiani si trovava a Milvignes nel Cantone di Neuchâtel, in Svizzera e gli abitanti del luogo hanno protestato enormemente per il suo utilizzo.
Normalmente, la durata di un semaforo rosso in ambiente urbano oscilla tra i 4 e i 5 secondi, con possibili aumenti in base alla complessità dell’incrocio e al flusso di traffico. Il tempo di attesa è calcolato in modo da garantire la sicurezza degli utenti senza creare ingorghi eccessivi. Nel caso di Colombier, però, l’interazione tra il traffico veicolare e il passaggio del tram ha reso necessario un ciclo semaforico particolarmente lungo.
La presenza di scuole e strutture sportive nelle immediate vicinanze ha inoltre richiesto una gestione che privilegiasse la sicurezza pedonale e dei mezzi pubblici, ma senza dubbio il risultato è stato un tempo di attesa che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. Un rosso di 11 minuti rappresenta una deviazione estrema dalle norme comuni di regolamentazione del traffico e ha sollevato interrogativi su come fosse possibile un simile disservizio in un Paese con un sistema di trasporti così avanzato.
Dopo l’esplosione della polemica, che ha visto la vicenda sbarcare anche sui principali media internazionali, il Comune di Milvignes è intervenuto con tempestività per risolvere il problema. Sono stati apportati adeguamenti al sistema semaforico e ottimizzazioni nella gestione del traffico, riducendo drasticamente la durata del semaforo rosso.
La correzione ha dimostrato come, anche in contesti con infrastrutture sofisticate, la tecnologia e l’organizzazione possano fallire, ma soprattutto come la pressione mediatica e pubblica possa spingere verso un rapido cambiamento. Il semaforo di Colombier non è più un incubo da 11 minuti, ma resta comunque un monito sulla necessità di una costante revisione e aggiornamento delle infrastrutture urbane, anche in Paesi noti per la loro efficienza.
