Il sette volte iridato rischia di chiudere l’avventura in rosso alla naturale scadenza. Bearman pronto a raccogliere l’eredità
Lewis Hamilton e Ferrari, il Cavallino Rampante e Sir Lewis: un matrimonio nato tra entusiasmo e ambizione iridata, ma che potrebbe terminare… prima di diventare davvero vincente, almeno fino ad oggi.
Secondo indiscrezioni filtrate dal paddock internazionale e riportate da ESPN, a Maranello avrebbero già tracciato la linea: nessuna estensione del contratto per il britannico oltre il 2026.
Hamilton-Ferrari, un rapporto ancora non sbocciato completamente
Arrivato in rosso con l’aura del fuoriclasse assoluto e l’obiettivo dichiarato di riportare il titolo a Maranello, Hamilton sta incontrando difficoltà ben oltre le previsioni. Dopo 20 gare, il bilancio pesa: ancora nessun podio, distacco pesante da Charles Leclerc in classifica — 64 punti — e un rendimento complessivamente lontano dalle aspettative fissate al momento della firma.
Il lampo di Shanghai nella Sprint aveva acceso qualche speranza, ma il giorno dopo la squalifica per usura eccessiva dello skid block ha riportato tutti alla realtà, sottolineando anche i limiti strutturali di una SF-25 costretta da allora a scelte di assetto conservative.
Il contratto di Hamilton, annunciato come “pluriennale” e valutato in cifre astronomiche, non sarà interrotto anticipatamente: la scadenza resta fissata a fine 2026. Ma oltre quella data, l’orizzonte si starebbe già spostando su nuove generazioni.
In pole position per raccogliere il testimone c’è Oliver Bearman, protagonista di un debutto solido e convincente in Formula 1, culminato nella sensazionale P4 in Messico che ha fatto esplodere l’entusiasmo dei tifosi.
Un segnale chiaro: Ferrari guarda avanti. E l’era Hamilton in rosso — nata come rivoluzione — rischia di restare un progetto incompiuto.