Una storica casa parte del Gruppo Stellantis deve richiamare centinaia di migliaia di vetture per un problema. Il rischio è che vada tutto a fuoco.
Nuovo allarme per Stellantis legato a problemi di sicurezza: oltre 320.000 veicoli prodotti da un brand sono stati richiamati per un potenziale rischio incendio legato alle batterie. A confermare la notizia è stata la National Highway Traffic Safety Administration o NHTSA che ha segnalato un difetto che potrebbe causare il surriscaldamento delle batterie, con conseguente pericolo di incendio.
Il richiamo è scattato a seguito di un’indagine approfondita da parte della NHTSA, che ha rilevato un possibile malfunzionamento delle batterie installate sui veicoli citati. Secondo l’agenzia, il problema riguarda un guasto che può provocare un aumento eccessivo della temperatura, con il rischio concreto di incendi. Le autorità hanno rassicurato i proprietari che saranno contattati direttamente da Stellantis e invitati a portare i veicoli presso i centri assistenza autorizzati. Qui i tecnici procederanno a un’ispezione accurata e alle riparazioni necessarie, senza costi aggiuntivi per i clienti.
La documentazione ufficiale del richiamo – che sarà resa disponibile nei prossimi giorni – fornirà maggiori dettagli sulle tempistiche e sulle modalità dell’intervento. La decisione di richiamare un così ampio numero di veicoli arriva in un momento cruciale per il mercato automobilistico statunitense, dove la diffusione delle vetture elettriche e ibride continua a crescere rapidamente, portando gli enti regolatori a intensificare i controlli sulla sicurezza delle batterie.
Stellantis, allarme rosso per due modelli famosi
Il richiamo giunge in un periodo di importanti trasformazioni per Stellantis negli Stati Uniti. Il gruppo, sotto la guida del CEO Antonio Filosa dal dicembre 2024, ha avviato un ambizioso piano di rilancio da 10 miliardi di dollari per rafforzare la propria presenza sul mercato nordamericano. Questa strategia si basa su investimenti mirati, lancio di nuovi modelli e un rinnovato impegno verso l’innovazione tecnologica, in netto contrasto con la precedente gestione guidata da Carlos Tavares, che aveva puntato principalmente su tagli ai costi e maggiore efficienza produttiva.
Nonostante il richiamo, i primi segnali del piano di Filosa sono stati positivi: nell’ultimo trimestre si è registrato un incremento delle consegne, segno che la strategia di crescita e diversificazione del portafoglio prodotti sta iniziando a dare risultati concreti. Tuttavia, episodi come quello del richiamo per rischio incendio rappresentano un campanello d’allarme per la casa automobilistica, chiamata a garantire standard di sicurezza sempre più elevati in un settore in rapida evoluzione.
La sicurezza delle batterie rappresenta una delle sfide principali per i costruttori di auto elettriche e ibride. Il richiamo di Stellantis evidenzia quanto sia cruciale mantenere un controllo rigoroso sulla qualità e l’affidabilità dei componenti, soprattutto in un mercato dove la transizione verso la mobilità sostenibile accelera senza sosta. Le autorità statunitensi hanno intensificato i controlli proprio per prevenire incidenti che possano compromettere la fiducia dei consumatori nelle nuove tecnologie.
Per i proprietari delle vetture oggetto del richiamo prodotte dal marchio Jeep e che nel dettaglio sono i due popolari modelli di tipo Jeep Wrangler 4xe e Jeep Grand Cherokee coinvolte nel richiamo, la priorità è ora quella di seguire le indicazioni fornite da Stellantis e sottoporre i propri veicoli alle verifiche necessarie. Un richiamo che non ci voleva per la reputazione di Jeep che si appresta a lanciare il suo nuovo modello Grand Wagoneer proprio negli States, dove è originato questo nuovo problema.
Il gruppo guidato da Filosa è chiamato dunque a gestire con attenzione questa fase delicata, bilanciando l’obiettivo di crescita con la necessità di mantenere elevati standard di sicurezza e affidabilità, elementi fondamentali per il successo nel competitivo mercato statunitense e globale.
